“Non esiste nessuna querelle con i residenti di via Seminario, se non il semplice invito al rispetto reciproco e al corretto conferimento dei rifiuti solidi urbani, nelle ore indicate dal regolamento comunale e con le modalità dal medesimo determinate”. A sostenerlo sono Casambulanti Italia, Unimpresa Bat e Acab in riferimento alla posizione di Gianni Casella che, dopo la denuncia degli ambulanti sulla presenza di “una sfilza di cassonetti per la raccolta dei rifiuti, stracolmi e putrescenti, sui marciapiedi a ridosso dei posteggi adibiti ad attività mercatale” (leggi qui), era intervenuto chiedendo, da un lato, maggiore premura dell’azienda che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti e, dall’altro, ai commercianti di lasciare pulita l’area al termine della giornata lavorativa (leggi qui).
Casambulanti Italia, Unimpresa Bat e Acab vogliono che sia rispettato “l’obbligo di tenere i cassonetti, le decine di cassonetti, all’interno delle proprietà private e non per strada occupando i marciapiedi, impedendo non solo il regolare svolgimento dell’attività mercatale, ma costituendo altresì intralcio al pubblico passaggio, non essendo stata prevista un’area dedicata a tale posizionamento per strada”.
Fatta la dovuta precisazione, comunque, gli ambulanti accolgono “con favore l’invito del consigliere Casella” sposando e rilanciando l’appello “affinché ognuno faccia la propria parte”. Il tono di Casambulanti Italia, Unimpresa Bat e Acab è perentorio. “Abbiamo formulato un ‘preavviso’ in funzione dei buoni rapporti intrattenuti anche con l’amministrazione comunale di Bisceglie, condividendone il nuovo percorso di rottura della sottocultura dei ‘figli e figliastri’, ancora persistente e vigente ma ormai morente nella città marinara della Bat. Siamo certi che già martedì prossimo quei cassonetti sporchi, stracolmi di rifiuti, puzzolenti ed impropriamente posizionati non ci saranno più o saranno in altro luogo protetto ed idoneo. Questo eviterà ulteriori conseguenze non esiteremmo ad assumere in modo deciso ed irreversibile. Chi ci conosce sa che non abbiamo alcun debito di riconoscenza né di riverenza verso alcuno, anche nel comune di Bisceglie, non avendo mai usufruito di benefit di appartenenza o peggio di vicinanza. Siamo certi che anche questa volta non ci sarà bisogno di arrivare a tanto perché qualcuno capirà ed interverrà, subito”, concludono gli ambulanti.