“Alle 15.20 di venerdì 14 luglio, il presidente del Consorzio Ambiente 2.0, Francesco Maltoni, ha depositato presso la Caserma dei Carabinieri di Bisceglie un esposto-denuncia contro ignoti per chiedere l’intervento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani”. A renderlo noto è Ambiente 2.0, società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella nostra città. All’annuncio, dunque, sono seguiti immediatamente i fatti, visto che la ditta aveva anticipato l’esposto-denuncia, rendendo noto, al contempo, l’aumento delle fototrappole per stanare gli sporcaccioni che abbandonano rifiuti in strada e, in alcuni casi, danno alle fiamme la spazzatura. (leggi qui).

“Tra le zone colpite da tale modalità di azione altamente pregiudizievole per l’ambiente”, si legge nel documento consegnato in caserma, “anche la zona limitrofa all’unità locale della società in via Stoccolma. Con riguardo alle altre zone della città quali via Crosta, via Finizia, via Mauro Contò, Lama di Macina, via Carrara del Carro, la società si è già attivata fornendo ed istallando un servizio di foto-trappole nei punti indicati dall’Amministrazione comunale”. In particolare “in via Stoccolma già al momento in cui l’azienda ha preso in carico il servizio”, prosegue l’esposto, “erano presenti mucchi di rifiuti e residui di rifiuti dati alle fiamme, poiché pare essere abitudine consolidata degli incivili di andare ad abbandonare e bruciare i rifiuti lì come in altre zone periferiche di Bisceglie”.

“Si tratta della logica conseguenza dello scontro di civiltà in atto a Bisceglie”, sottolinea nella nota alla stampa Ambiente 2.0, “tra l’azienda incaricata dal Comune di gestire il servizio di igiene urbana ed alcuni incivili che, oltre a non effettuare il conferimento differenziato dei rifiuti, arrivano addirittura a dar fuoco ai cumuli di rifiuti abbandonati ai bordi delle strade. Un comportamento che può tranquillamente essere definito criminale, in quanto va ad attentare alla salute pubblica ed alla integrità ambientale”.

“L’esposto non è generico”, precisa l’azienda, “ma contiene dati specifici per favorire l’accertamento dei fatti da parte degli inquirenti e soprattutto l’addebito delle responsabilità penali nei confronti di questi sconsiderati piromani. A questo punto la parola passa alla Procura della Repubblica di Trani per individuare e perseguire i trasgressori. Il tutto, mentre proseguono quotidianamente le operazioni di bonifica e di pulizia da parte dell’azienda impegnata strenuamente per rispettare i parametri del contratto che la lega al Comune di Bisceglie. Insomma, il livello di guardia è sempre più alto perché Bisceglie merita di essere tutelata dal comportamento pericoloso di questi incoscienti”.