Due diverse sentenze del Tar Puglia stanno interessando in questi giorni il servizio igiene urbana della città di Bisceglie. Come annunciato già nel corso del consiglio comunale dello scorso 25 luglio (leggi qui), il Tar Puglia ha respinto il ricorso presentato da Camassambiente, nei confronti del Comune di Bisceglie, avverso l’atto di recesso contrattuale adottato a seguito dell’interdittiva antimafia disposta nei confronti della società. E, sempre il Tar Puglia, come comunicato dall’amministrazione comunale e dal sindaco Spina, ha emesso sentenza con la quale “è stata accertata l’insussistenza di alcuni requisiti formali in capo ad Ambiente 2.0 e il consequenziale diritto della ditta Sangalli (terza classificata dopo Camassambiente e Ambiente 2.0) a subentrare nella gestione del servizio di igiene urbana di Bisceglie”

Il Tribunale amministrativo avrebbe precisato che: “nella fattispecie in esame il provvedimento di recesso si configura quale atto vincolato e consequenziale rispetto alla interdittiva e sottratto ad ogni profilo di discrezionalità, essendo discendente direttamente dalla intervenuta interdittiva, nonché da specifiche e cogenti disposizioni normative di carattere imperativo”.

“La vicenda dell’atto di recesso a seguito della interdittiva ha confermato, anche dopo l’approfondimento di merito, le qualità di competenza e di etica dell’amministrazione comunale da me rappresentata”, ha commentato il sindaco Spina, “ricordo perfettamente le critiche e gli attacchi mediatici e politici di chi contestava alla amministrazione comunale l’assoluto rigore e la tempestività dell’atto di recesso adottato dopo l’interdittiva antimafia, pretendendo dall’amministrazione Spina un atteggiamento più “morbido” in relazione alla questione utilizzando risibili e pretestuose argomentazioni al limite della provocazione e della intimidazione. Noi abbiamo difeso gli interessi dei cittadini e la rigorosa applicazione della legge, rimandando ai mittenti gli attacchi politici che hanno occupato per decine di giorni l’attenzione dei giornali La pronuncia di merito del Tar Puglia insegna oggi ai cittadini biscegliesi la grande differenza che esiste tra chi interpreta la politica come servizio per la comunità e chi la usa come strumento di interessi particolari e occasione di manifestazioni di rancore e di livore”.

“Nei prossimi giorni”, ha concluso il primo cittadino riferendosi alla sentenza del Tar sul ricorso della Sangalli, “ne valuteremo gli effetti. Anche in questo casa ho espresso i miei complimenti agli organi amministrativi comunali che, con apprezzabile cautela, hanno aspettato l’esito di questo procedimento giudiziario per la contrattualizzazione del rapporto”.