Tegola inattesa per il Comune di Bisceglie nella delicata lotta contro gli “sporcaccioni” che abbandonano illegalmente i rifiuti sul territorio cittadino, specie nelle zone di campagna: il Nucleo Guardia Ambientale, gruppo di volontari impegnati nella prevenzione dei reati dell’ambiente, ha rinunciato alla convenzione con l’amministrazione comunale firmata nei mesi scorsi (leggi qui) per motivi economici.
Con una lettera destinata al sindaco Francesco Spina e al comandante della Polizia locale Michele Dell’Olio, infatti, il direttore del Nucleo Guardia Ambientale, Savino Casardi, ha spiegato che la cifra messa a disposizione dall’amministrazione, pari a mille euro per dodici mesi, non è sufficiente a garantire l’operato dei volontari.
“Si tratta di un contributo insufficiente per far fronte alle spese degli automezzi utilizzati per la perlustrazione e la prevenzione dei reati ambientali – ha scritto Casardi nella missiva – Peraltro la legge quadro 266 del 1991 sul volontariato stabilisce che le convenzioni devono contenere disposizioni dirette a garantire l’esistenza delle condizioni necessarie a svolgere con continuità le attività oggetto della convenzione, nonché il rispetto dei diritti e della dignità degli utenti”.
Per fare un confronto, lo stesso Nucleo Guardia Ambientale ha recentemente stipulato una convenzione simile con il Comune di Barletta, che prevede però un contributo di 4mila euro per sei mesi.
La convenzione prevedeva lo svolgimento, da parte dei soci volontari del nucleo, di servizi di accertamento di violazioni in materia di inquinamento del suolo, dell’aria e delle acque, monitoraggio e denunce agli uffici comunali competenti di ogni situazione che potesse determinare pericolo o danno ambientale, controllo sull’abbandono illegale di deiezioni di animali e di rifiuti sul suolo pubblico, nonché la collaborazione in occasione di manifestazioni pubbliche organizzate o patrocinate dal Comune di Bisceglie in materia ambientale. Tutte mansioni che, con la rinuncia della convenzione, tornano ad essere responsabilità esclusiva delle forze dell’ordine locali.