La palla ovale, simbolo del gioco del rugby, è arrivata quest’anno anche a Bisceglie, nel sempre più vario panorama sportivo della città dei dolmen, grazie alla nascita dei Bees Rugby Bisceglie, squadra under-14 nata grazie all’iniziativa di dirigenti e giocatori dell’Asd Draghi Bat Rugby, la squadra senior con sede a Barletta che milita nel Girone 2 di Serie C.

Il logo ufficiale della squadra

Il coinvolgimento dei bambini delle scuole primarie e medie di Bisceglie e delle città limitrofe è il primo obiettivo del progetto sportivo guidato formalmente dal presidente Antonio Pedone, che B24 ha incontrato ed ascoltato per capire le prospettive di questa nuova società.

“Io e il resto della dirigenza, che comprende il vicepresidente Uccio Carelli, Tommaso Baldini, Simone Valente e Francesco Abbate, abbiamo deciso di creare una squadra under-14 a Bisceglie come passo successivo di un’integrazione globale nel territorio della Bat e del nordbarese da parte dei Draghi – ha detto presentando l’organigramma societario – Il futuro di una squadra dipende essenzialmente dalla qualità del settore giovanile, perciò stiamo lavorando tanto in questo senso, grazie ad una dirigenza esperta e ad uno staff tecnico di qualità, per raggiungere i nostri obiettivi”.

Il nome Bees, cioè api, è uno di quelli che desta subito curiosità: “Nome e logo sono stati creati dall’agenzia di comunicazione Nerd di Bisceglie e ci sono subito piaciuti – ha spiegato il presidente delle ‘api’ – Soprattutto il nome rappresenta un distacco dalla maestosità degli animali scelti come simbolo di altre squadre: al contrario dei classici leoni, o dei nostri stessi draghi, l’ape è leggera, veloce, pungente, ed è soprattutto un insetto sociale, capace di produrre molto, diciamo così, nel contesto di un gruppo. Il nome perfetto per una squadra di rugby”.

Antonio Pedone, qui con la maglia dei Draghi

Un progetto dedicato ai più giovani non può prescindere dalle istituzioni impegnate nella crescita dei più piccoli, la scuola su tutte: “Prima dell’inizio dell’anno scolastico ci siamo attivati per creare contatti con le scuole primarie e medie della città, che hanno risposto più che positivamente ha assicurato il presidente – La nostra collaborazione partirà a cavallo tra settembre e ottobre con incontri informativi dedicati ai piccoli studenti”.

“Le scuole di Bisceglie, tra l’altro, si sono dimostrate sempre un ottimo interlocutore – ha proseguito Pedone – per fare un paragone, ad esempio, a Barletta non siamo riusciti a fare breccia, mentre a Bisceglie la disponibilità è sempre stata massima. Qui, ad esempio, c’è chi ci ha anche fatto una controproposta, invitandoci ad organizzare non solo incontri sul rugby, ma anche più generici sulla corretta alimentazione o sui benefici della pratica sportiva. Scavando ulteriormente nel passato, poi, qualche anno fa riuscimmo a coinvolgere circa 50 ragazzi di scuola media grazie ad un progetto con la scuola Battisti-Ferraris: speriamo di ripetere il successo di allora”.

Non mancano però alcune incognite, dovute soprattutto ai timori dei genitori e all’assenza di una tradizione rugbistica in città, ma il presidente dei Bees non sembra essere preoccupato: “La prima paura del genitore è quella che il proprio figlio possa farsi male, ma di solito è una paura che passa dopo aver assistito ad un solo allenamento – ha continuato Pedone – Il regolamento del rugby dei giovanissimi è molto diverso rispetto a quello dei professionisti e non pone alcuna enfasi sul contatto fisico, che è praticamente assente. Per quanto riguarda la tradizione, c’è da dire che in Puglia si sta muovendo qualcosa negli ultimi anni, ma è ovvio che dobbiamo competere con sport più popolari nel confini del nostro territorio”.

Lo staff tecnico con alcuni ragazzi delle giovanili dei Draghi

“A questo purtroppo dobbiamo aggiungere una certa perdita di ‘potere mediatico’ – ha poi aggiunto – Una generazione di campioni conosciuti anche in altri contesti si sta facendo da parte e la Nazionale, vero traino del movimento, vive un momento critico dal punto di vista dei risultati, con la popolarità del nostro sport che non ne trae certo giovamento. Ma noi non abbiamo pretese, vogliamo solo diffondere i valori tipici del rugby: l’importanza del sostegno, il gruppo che viene prima del singolo, il rispetto per l’avversario, per l’arbitro, per le regole, la voglia di divertirsi giocando e, perché no, anche creare nuove importanti amicizie o creare occasioni di riscatto da situazioni difficili”.

In attesa di una sede formale, la squadra si sta allenando in uno dei campi messi a disposizione dallo Sporting Club “La Cantera”: “I responsabili della struttura sono stati gentilissimi e non finirò mai di ringraziarli per lo spazio che ci dedicano – ha detto il presidente dei Bees – La parte più difficile per un’associazione sportiva dilettantistica è proprio la ricerca di un campo sul quale giocare, e la loro collaborazione ci dà serenità e fiducia. Sarebbe bello che le scuole stesse avessero a disposizione maggiori infrastrutture dedicate, seguendo un po’ il modello americano del coinvolgimento degli studenti in ambito sportivo, ma è già tantissimo che gli istituti siano interlocutori interessati per gli incontri che abbiamo in programma con gli alunni”.

In chiusura, il presidente Pedone ha invitato tutti coloro i quali fossero interessati ad iscrivere i propri figli a contattare in prima persona la squadra per ulteriori informazioni: “Abbiamo una casella mail, bisceglierugby@gmail.com, due numeri di telefono, 333 187 6659 e 338 486 5102 e una pagina Facebook dedicata (consultabile cliccando qui, ndr). Ci alleniamo a ‘La Cantera’ ogni martedì e venerdì dalle 18.30 alle 20. Invito davvero tutti a chiedere informazioni e a far parte della nostra squadra. Il rugby è un’emozione unica, un mondo a parte. Non ve ne pentirete”.