La ditta Ambiente 2.0, attuale gestore del servizio igiene urbana del comune di Bisceglie, ha presentato ricorso in Consiglio contro la sentenza del Tar Bari con la quale, nell’agosto scorso, è stata accertata l’insussistenza di alcuni requisiti formali del consorzio lombardo e quindi il diritto della ditta Sangalli (terza classificata dopo Camassambiente e Ambiente 2.0 nella gara d’appalto) a prendere il posto della ditta lombarda nella gestione del servizio igiene urbana di Bisceglie (leggi qui).
In data 28 agosto il consorzio Ambiente 2.0 ha presentato ricorso in Consiglio di Stato, attualmente si attende ancora l’esito del secondo grado di giustizia amministrativa. La probabilità di vedere un nuovo gestore del servizio igiene urbana per la città di Bisceglie diventerebbe quasi una certezza se il Consiglio di Stato decidesse di confermare la sentenza del Tar Bari.
Visto il ricorso presentato dal consorzio lombardo, il comune di Bisceglie ha ritenuto “inutile proporre autonomo appello” e quindi di “costituirsi nell’appello proposto dal cointeressato Ambiente 2.0”. Il mandato per la difesa degli interessi del comune è stato conferito all’avvocato Massimo Ingravalle, il compenso previsto è stabilito a circa 18mila euro.