“Il ricorso presentato, a congresso e spoglio concluso, da un iscritto del Pd di Bisceglie contro i tesserati Giovani Democratici che hanno partecipato al congresso è stato definitivamente respinto sia dalla commissione provinciale per il congresso, sia dagli organi dell’organizzazione giovanile”. A sostenerlo Viviana Di Leo, vice segretaria regionale dei Giovani Democratici Puglia, che si dice obbligata a fare chiarezza sulle “dichiarazioni che tirano nuovamente in ballo l’organizzazione giovanile dopo più di una settimana dal congresso”. La giovane esponente democratica, pur senza nominare il destinatario del suo messaggio, si riferisce alle dichiarazioni di Bartolo Sasso (mozione sostenuta dal parlamentare biscegliese Francesco Boccia), il quale ieri ha sottolineato ancora una volta come il congresso locale del Pd sia stato falsato dal voto di circa 100 giovani democratici che in realtà non avrebbero avuto il diritto di esprimere la propria preferenza. L’imprenditore biscegliese ha inoltre precisato di attendere la pronuncia di tutti i gradi di giudizio del partito in merito al ricorso presentato (leggi qui).

“Mi rammarica molto che si continui a strumentalizzare la giovanile”, aggiunge Viviana Di Leo, “anche perché ciò è possibile solo a causa della costituzione di un seggio ad hoc per i Giovani Democratici, i quali, ci tengo a sottolineare, sono un organismo autonomo, ma integrante del Pd, secondo anche quanto riportato nell’articolo 1 dello Statuto regionale Giovani Democratici e nell’art.22 dello Statuto del Partito Democratico Pugliese”.

“La costituzione di un seggio specifico rende infatti il voto dei Giovani Democratici rintracciabile e quantificabile e ciò è inammissibile in una comunità democratica come la nostra, la quale dovrebbe rispettare il sacrosanto diritto ad un voto libero e segreto”, conclude la vice segretaria regionale dei Giovani Democratici Puglia. “Insomma, parafrasando Guareschi, nel segreto della cabina elettorale il Pd di Bisceglie vi vede, cari Giovani Democratici, magari Dio no. La fase congressuale è terminata, le polemiche dovrebbero sfumarsi e bisognerebbe ripartire in unità, vincitori e vinti, insieme. Ed è ciò che tutti ci auguriamo, giovani e meno giovani”.