Mario Simone, ex Carabiniere, è stato aggredito a colpi di pistola e machete nella sua abitazione in Brasile. L’episodio è avvenuto sabato 18 novembre a Igarapè Miri, città nello stato di Parà, dove l’ex carabiniere risiede. In apprensione i parenti dell’ex militare. La sorella, da Bisceglie, ove risiede da trent’anni, spiega di essere venuta a conoscenza del drammatico episodio attraverso il post su Facebook di un vicino di casa, che ha tentato così, riuscendoci, di mettere al corrente della situazione i parenti di Mario Simone. La signora Laura ipotizza una possibile vendetta nei confronti del fratello ad opera di un gruppo di criminali.
A maggio del 2016, infatti, l’ex militare dell’Arma aveva subito un tentativo di rapina in casa ma era riuscito a mettere in fuga i malintenzionati. Sabato pomeriggio i criminali sono tornati in azione intrufolandosi ancora in casa e aggredendo Mario Simone in maniera efferata e violenta. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero stati esplosi cinque colpi di pistola all’indirizzo dell’ex Carabiniere, poi l’aggressione con il machete e il taglio delle dita di una mano. Attualmente Mario Simone sarebbe tenuto in coma farmacologico in ospedale.
Mario Simone si era trasferito in Brasile per rifarsi una vita dopo la separazione dalla moglie e il congedo dall’arma. In Brasile l’ex Carabiniere riusciva a vivere in maniera più che dignitosa grazie alla pensione dell’Arma pari a circa mille euro mensili.