Prosegue la guerra a colpi di carte bollate fra il Comune di Bisceglie e l’ex gestore del servizio igiene urbana Camassambiente Spa. Dopo i due decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Bari nei confronti dell’ente pubblico ora è arrivato anche l’atto di citazione prodotto dai legali di Camassambiente Spa. Nell’udienza fissata per il 12 marzo 2018 i legali dell’azienda barese presenteranno le loro argomentazioni al fine di far “condannare il comune di Bisceglie al pagamento in favore dell’attrice della somma di 972mila euro oltre iva, più interessi di mora dalla scadenza delle fatture non pagate sino all’effettivo soddisfo”.

Il comune di Bisceglie ha chiuso i rapporti con la Camassambiente spa lo scorso 13 marzo quando fu messa in pratica la procedura di recesso contrattuale con l’azienda. L’ente pubblico aveva deciso di sospendere di avvalersi del recesso contrattuale dopo la notizia dell’interdittiva antimafia emessa nei confronti di Camassambiente nel dicembre 2016. Sia Tar che Consiglio di stato si sono pronunciati sancendo la legittimità degli atti amministrativi del comune di Bisceglie e respingendo i ricorsi nel merito della ditta barese.

Ancora una volta, su invito del vicesindaco Fata, la giunta comunale ha incaricato per la difesa dell’ente un professionista esterno, in questo caso l’avvocato Francesco Belviso che percepirà un compenso di circa 15mila euro.