Un altro scatto sarà archiviato negli annuari dell’Acr, quest’anno, però, uno scatto di pace. “Scatti di pace”, infatti, è proprio il nome dell’iniziativa di pace 2018 dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, che rientra nel percorso annuale, votato all’ambientazione della fotografia, Pronti a scattare, per l’appunto.

Anche quest’anno sei comunità parrocchiali della città, contraddistinte da colori diversi, Santa Maria di Costantinopoli, Santa Caterina, Santa Maria Madre di Misericordia, Santa Maria di Passavia, Santi Matteo e Niccolò e San Silvestro, sono state protagoniste della consueta Marcia della Pace, organizzata dall’Azione Cattolica cittadina, nella mattinata di ieri, domenica 28 gennaio. Durante la Santa Messa, presieduta dal vicario episcopale della città, Monsignor Franco Lorusso, dal diacono permanente, Sergio Ruggieri e dall’assistente diocesano di Acr, don Vincenzo Giannico nella parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli, sono state portate all’altare le fotografie di ciascun gruppo, che avevano il compito di ritrarre una delle quattro parole: accogliere, proteggere, promuovere, integrare, impiegate da Papa Francesco nel messaggio per la celebrazione della LI Giornata Mondiale della Pace, Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace. Oltre alle fotografie, i viveri e il materiale scolastico raccolti, saranno devoluti ai ragazzi albanesi e ad una famiglia etiope, che giungerà in città nei prossimi mesi tramite il progetto dei Corridoi umanitari, in risposta al dramma dei rifugiati. A conclusione della celebrazione eucaristica, la marcia si è snodata per le arterie del centro cittadino fino a Piazza San Francesco, secondo lo stile targato Acr, all’insegna di bans, voci e allegria, stuzzicando la curiosità dei pedoni. Quella della Marcia della Pace è un’iniziativa che testimonia non solo lo zelo degli educatori, ma in modo particolare il trasporto che trasuda dai loro volti. Una costante sfida, la pace come stile di vita.