Incontro anno 1911

Unicum del territorio, l’Incontro è il rito religioso più importante ed assistito della settimana santa, basti pensare che circa quarantamila persone accorrono ogni anno al Calvario per assistere a questo evento. Storicamente il momento richiama l’estremo e straziante saluto tra la Madonna e Gesù, prima della sua crocifissione. Risalente all’ottocento, per via della datazione delle due statue, l’Incontro si è svolto sempre al Calvario (piazza Vittorio Emanuele II), anche se nel corso degli anni l’evento ha subito numerose modifiche in termini soprattutto di modalità. 

Fino agli anni 80’, infatti, il rito non si svolgeva su una pedana ma tra la folla. Questa situazione, però, generava numerosi disagi, tanto che nel 1910, come emerge da una cronaca del tempo, sparì tra la folla un bambino di 9 anni. Nonostante ciò, l’importanza di questo evento era tale per i biscegliesi che nel passato, la mattina del venerdì santo, si tenevano due Incontri in città: il primo avveniva alle 8.30 al Calvario e il secondo alle 11 nella piazza antistante la chiesa di san Domenico. La ripetizione del momento rispondeva ad una particolare necessità e cioè quella di permettere anche ai contadini di assistere al rito religioso. Però, anche se non presenti fisicamente al primo incontro, i braccianti cercavano di prendervi parte indirettamente. Si racconta ancora tra i vecchi contadini che al momento del bacio tra Gesù e la Madonna, la sirena suonava per avvertire dell’evento religioso. Per senso di devozione, i contadini interrompevano il loro lavoro e, impugnata la classica zappa, battevano con la parte metallica dell’attrezzo sulle pietre al fine di riprodurre un suono simile a quello delle campane. Spostato alla Casa della Divina Provvidenza per consentire anche agli ammalati di assistere, il secondo Incontro venne abolito definitivamente negli anni 60’.

Nonostante alcune modalità e luoghi siano rimasti invariati, ad essere cambiato è l’atteggiamento della folla che partecipa all’evento. Agli inizi del Novecento, simbolica era la presenza di vedove e donne vestite a lutto che partecipavano con sofferenza e lacrime al sacro evento. Nel secondo dopoguerra, invece, alla sofferenza si affiancò anche l’abitudine di applaudire, quasi a voler sottolineare la spettacolarizzazione dell’evento. Oggi, invece, si adotta il tradizionale minuto di silenzio, un raccoglimento muto ed emozionante di migliaia di persone che sembra quasi abbracciare  in eterno l’evento liturgico più sentito del periodo pasquale.

L’incontro si svolgerà domani, venerdì 30 marzo, alle ore 9.30 al Calvario. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Bisceglie24.