“Abbiamo pensato di allargare la coalizione in una logica di continuità con l’area democratica e progressista della città, a cui appartengono anche le liste civiche di Napoletano. La figura di Franco Napoletano non viene percepita come una figura molto politicizzata oggi, ma come un riferimento di tutta la città per la sua esperienza passata”. Con queste parole l’ex sindaco Francesco Spina ha ufficializzato il suo sostegno alla candidatura di Franco Napoletano, nell’ambito di un Grande Patto per Bisceglie che include cinque liste civiche che andranno ad unirsi a quelle dello stesso candidato: “Progresso e libertà”, “Adriade per Bisceglie”, “Francesco Spina per Bisceglie”, “Movimento politico per Bisceglie”, “Bisceglie d’Amare”.

“Quando ci sono sette candidati per la città di Bisceglie, come vediamo in questo momento, la città deve fare una scelta. Noi dobbiamo vincere al primo turno e mettere insieme due grandi blocchi culturali e civici della città. Uno sforzo di sintesi per i nostri giovani: stiamo lavorando per le nuove generazioni”, ha dichiarato Spina. “Sono stati 22 anni di crescita costante, oggi Bisceglie ha servizi nuovi, un ospedale efficiente con la rianimazione. Approfittando di questi ultimi mesi di distrazione stanno pensando di toglierci qualche servizio (riduzione laboratorio analisi, ndr) ma insieme a Franco Napoletano batteremo i pugni affinché questo non avvenga. Se la macchina amministrativa non è guidata da una figura autorevole e forte la burocrazia prende il sopravvento. Franco Napoletano di avversari ne ha tanti, come tanti ne ho avuti io. Ma è lui la vera novità ed il solo candidato ad avere l’esperienza e l’energia necessarie per governare Bisceglie”.

Durante la serata i due hanno riservato anche alcune stoccate agli altri candidati: “Ci sono strane alleanze in questa città”, ha affermato Spina. “Quando io ho fatto il passaggio, insieme a tanti amici, dalle liste civiche di Michele Emiliano nel Pd, abbiamo avuto l’attenzione delle testate nazionale. Adesso invece vediamo colui che è stato il capogruppo del Pd negli ultimi anni, Angarano, insieme a Forza Nuova e a Forza Italia con Sergio Silvestris, che fa il burattinaio di queste cose. È una cosa inquietante. Cosa lega le forze di estrema destra con quelle di estrema sinistra?”. Ad alzare i toni anche Franco Napoletano, che dal palco ha dedicato un lungo passaggio al candidato di BisceglieSvolta: “Ci sono quelli che si propongono come nuovi e invece appartengono alle famiglie che hanno governato per decenni questa città: gli epigoni della prima repubblica. Quelli che prima criticavano chi entrava nel Pd e oggi sono diventati i nuovi esponenti della destra biscegliese. Vogliono occupare una poltrona ma saranno eterodiretti da altri, perché non hanno lo spessore politico né capacità personali. Ma non è concepibile che per arrivare a ricoprire un incarico tu fai una svolta a 180 gradi, passando in un campo politico che ieri avresti giudicato innaturale. Fai alleanze con la destra tradizionalmente intesa ma ti porti appresso Forza Nuova, che si ritiene orgogliosamente neofascista. Stiamo parlando di chi si cimenta con bacchette magiche e sfere di cristallo ma poi nella sfera di cristallo vede la forma di qualche personaggio del passato. Devono mascherare il loro trasformismo e sono gli stessi personaggi che vanno a tutelare interessi familistici e peggio ancora di altra natura, che si propongono, mistificandosi, come un nuovo che è peggio del vecchio”.

Non è mancato anche un riferimento da parte di Spina sulla “rottura” con l’attuale vicesindaco Vittorio Fata: “Avrei voluto giocare questa campagna elettorale a due punte e avrei voluto fosse qui presente con noi anche un amico la cui assenza mi provoca dispiacere. Quando si vuole fare per forza il numero uno si rischia di perdere”. Più duro invece il candidato Franco Napoletano: “Bisogna avere la consapevolezza dei propri limiti e bisogna essere umili quando ci si mette a disposizione delle istituzioni. In una squadra puoi assolvere ad un ruolo importante, perché il cannoniere fa il gol se qualcuno gli passa la palla. Nella fiera delle vanità forse qualcuno pensa che ci si debba mettere la fascia per farsi la fotografia. Poi magari dopo due o tre mesi va in paranoia e si mette sulle redini che sono altri a tenere”.

“Noi dobbiamo mettere a disposizione delle nuove generazioni la nostra comprovata esperienza nell’amministrazione. Siamo oggi in piazza Margherita, che è stata rimessa a nuovo dalla mia amministrazione, così come il Teatro Garibaldi, che ha riaperto dopo decenni di chiusura durante la mia sindacatura. Qui c’era l’asfalto, oggi c’è ancora la pietra. Nella città io e Francesco Spina abbiamo lasciato opere tangibili e i poteri forti ci combattono ancora oggi. Ma mi sarei stupito se fossero rimasti zitti”, ha concluso Napoletano.