“A casa loro: bambini ed emergenze nel mondo”: questo il titolo della conferenza, promossa dalla sezione Fidapa di Bisceglie,  che avrà luogo nel pomeriggio domani, 8 maggio alle 18.45, nelle Vecchie Segherie Mastrototaro.

Oggetto della conferenza, la complicata questione immigrazione all’indomani della “bocciatura” della riforma sulla cittadinanza, nota come “Ius soli”. A parlarne sarà Andrea Icobini, giornalista professionista e portavoce Unicef dal 2012, che da anni conduce un’intensa attività sui media contro l’eccidio di bambini in Siria, in Iraq e Gaza e  negli ultimi mesi si è battuto per l’approvazione da parte del Parlamento italiano della legge sullo Ius soli. In italia, ad oggi, i bambini stranieri nati sul suolo italiano possono ottenere la cittadinanza italiana solo dopo il raggiungimento della maggior età,  con tutte le difficoltà burocratiche del caso, restando a tutti gli effetti  persone che vivono nel nostro Paese, che già parlano la nostra lingua, studiano in Italia,  ma privi di alcuna voce in capitolo sulle questioni che li riguardano.

A moderare l’incontro Fabiola Papagni, studentessa in Giurisprudenza all’Università Aldo Moro di Bari e volontaria della “sQuola”, progetto di volontariato avviato nell’ autunno 2016 al Teatro Garibaldi e  gestito da volontari di ogni età ed estrazione sociale. 

“La sQuola”,spiega Fabiola Papagni, “è un progetto che si ispira a quello nazionale della ‘Penny Wirton’ di Eraldo Affinati e ha l’obiettivo di dare ai nuovi immigrati di ogni età gli strumenti di base per la conoscenza dell’italiano. Dall’autunno dello scorso anno, tra i ‘docenti’ si sono aggiunti i ragazzi della 3^A del Liceo “Da Vinci” che hanno scelto di partecipare nell’ambito dell’obbligatoria alternanza scuola-lavoro. Il progetto non è da vedere come la semplice lezione frontale ai fini dell’apprendimento del verbo essere o avere, ma come il microcosmo in cui costruire una futura società basata sulla condivisione di conoscenze ed esperienze di vita completamente diverse, sulla volontà di andare incontro al prossimo, sull’assenza di pregiudizi che permettono a noi di creare nuove amicizie e a loro di sentirsi meno lontani da casa”. Infatti nel pomeriggio di martedì, il dottor Iacobini, sarà accolto proprio dagli alunni della 3^ A del Liceo scientifico “Da Vinci” al  Teatro Garibaldi, dove avrà modo di conoscere l’encomiabile lavoro, svolto per un intero anno di “sQuola”, dagli alunni del liceo che, nei panni di docenti  hanno insegnato la lingua italiana ai migranti ospiti nella nostra città; il lavoro dei ragazzi sarà racchiuso in un video che verrà proiettato durante la conferenza.