“Per l’eccellente lavoro svolto sul tema iQuadro: il quadro intelligente per l’efficientamento energetico. Problematiche tecniche ed impatto sulla normativa”. Con questa motivazione il Cei, Comitato Elettrotecnico Italiano, ha conferito il premo 2017 Miglior Tesi di laurea a una eccellenza biscegliese, l’ingegnere Rossella Musci, 25enne, laureata in Ingegneria Elettrica presso il Politecnico di Bari a luglio 2017.

Il prestigioso riconoscimento, istituito nel 1995 per stimolare la ricerca in ambito accademico, dà merito al lavoro di ricerca dell’ingegnere Musci dedicato al ruolo del quadro elettrico

Rossella Musci

nell’attuale ottica dell’Industry 4.0 e dell’Internet of Things. È stato esaminato un caso reale e concreto di un’installazione di un quadro elettrico intelligente in uno stabilimento industriale: sono stati monitorati, controllati e gestiti tutti i vettori energetici mediante un sistema di supervisione via Ethernet, attraverso i quali sono stati suggeriti provvedimenti tecnici per l’efficientamento energetico. Il lavoro ha così messo in evidenza le tematiche di sicurezza e manutenzione dell’impianto sottolineando come gli aspetti normativi e legislativi debbano essere di pari passo con l’evoluzione tecnologica 4.0. Il progetto di testi è stato sviluppato presso la sede di Molfetta dell’azienda “Morando spa”.

La cerimonia di premiazione si è svolta il 21 maggio a Milano in occasione dell’assemblea ordinaria del Cei.

“Continui ed importanti passi fatti di determinazione, passione e sacrifici mi hanno portata a questo risultato”, commenta l’ingegnere Musci emozionata. “E’ una bellissima tappa del mio modesto percorso. Continuerò a far muovere i miei passi grazie alla passione e alla dedizione per l’ingegneria e per l’innovativo settore che mi entusiasma sempre di più, certa che così potrò costruire sempre meglio il mio futuro.  Ringrazio il CEI, il prof. Giuseppe Cafaro, l’Ing. Sergio Martano, l’Ing. Achille Musci e tutti coloro i quali hanno collaborato con me per il raggiungimento di questo traguardo, nuovo punto di partenza per i prossimi”.

Il premio, che consiste in un assegno di 2.000 euro, è stato assegnato anche alle tesi di Valentina Giaquinto (Università degli Studi di Napoli Federico II – Ingegneria Biomedica) e Claudia Farci (Università La Sapienza di Roma – Ingegneria Civile e Industriale).

Articolo di Grazia Pia Tecla Attolini