E’ stato rinviato a dopodomani mattina, mercoledì 6 giugno alle ore 9.30, il consiglio comunale di Bisceglie in programma quest’oggi all’auditorium di Santa Croce. La massima assise cittadina non ha potuto dar avvio ai lavori per mancanza del numero legale di consiglieri presenti in aula. All’appello hanno risposto presente solo i consiglieri Marco Di Leo, Elvira Di Corrado, Enzo Di Pierro, Giuseppe Sannicandro e dai banchi della minoranza Roberta Rigante e Pierpaolo Pedone. Presenti anche il vicesindaco Vittorio Fata, il Presidente del consiglio Franco Napoletano e l’assessore Vincenzo Valente.

Il consiglio comunale avrebbe dovuto discutere l’approvazione del bilancio consuntivo 2017, quest’oggi scadeva infatti il termine ultimo stabilito dalla Prefettura per l’approvazione del conto economico comunale. L’assenza della maggior parte dei consiglieri potrebbe preludere a una serie di dimissioni in massa e a una crisi politica proprio a ridosso del voto amministrativo del 10 giugno. Si parla di circa dieci consiglieri pronti a lasciar il loro scranno in consiglio. Le dimissioni però non dovrebbero avvenire in forma collettiva, e  quindi portare ad un eventuale commissariamento del comune, ma sarebbero pronto ad essere protocollate su base individuale e quindi per legge si dovrebbe procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari. 

Il primo a rassegnare ufficialmente le dimissioni e a darne notizia è stato Pietro Consiglio che a tal proposito ha dichiarato: “Le ultime dichiarazioni rese in campagna elettorale da chi attualmente “gestisce” il governo cittadino hanno palesato un cambio sostanziale della linea politica che non rispecchia più quella uscita vincitrice nella competizione elettorale del 2013. Di conseguenza”, ha concluso il consigliere dimissionario, “è venuta meno la serenità d’animo necessaria per valutare gli atti proposti dall’attuale assetto di governo cittadino, pertanto il sottoscritto ha ritenuto giusto ed opportuno recarsi in mattinata presso Palazzo San Domenico per rassegnare le proprie dimissioni irrevocabili da Consigliere Comunale nelle mani del Presidente del consiglio”.