Si alzano i toni della campagna elettorale nell’ultima settimana prima del voto. A gettare benzina sul fuoco è stata la mancanza del numero legale in consiglio comunale che ha impedito che si svolgesse l’assise in cui si sarebbe discutere e mettere ai voti il bilancio consuntivo del 2017, nell’ultimo giorno utile per l’approvazione, come stabilito dalla Prefettura (che comunque attenderà la seconda convocazione del consiglio comunale, il 6 giugno). A ciò, inoltre, si sono aggiunte le dimissioni di Pietro Consiglio cui si dovrebbero aggiungere quelle di altri consiglieri comunali di maggioranza. Una manovra che non è piaciuta affatto al vicesindaco Vittorio Fata, che ha puntato il dito contro l’ex sindaco Francesco Spina. Pronta la replica del capogruppo del capogruppo del Pd in consiglio comunale, il dimissionario Pietro Consiglio.

“Abbiamo assistito ad una brutta pagina politica e civile per la nostra città”, ha esordito Fata. “Ancora una volta sono stati calpestati gli interessi della comunità in nome di una battaglia politica confusa e sconclusionata che nulla c’entra con i bisogni dei cittadini”, ha aggiunto il vicesindaco. “Confusa e sconclusionata alla luce del fatto che bisognava approvare il rendiconto del 2017, portato avanti in gran parte dall’ex sindaco Spina. All’assenza in seno alla massima assise cittadina, si aggiungono le dimissioni presentate in queste ore dai consiglieri comunali candidati con Spina e Napoletano. Un atto assolutamente inutile, considerato che mancano solo 6 giorni al voto per il rinnovo del consiglio comunale”.

Irresponsabilità e interessi dei pochi, ancora una volta, purtroppo, prevalgono sul bene della città”, ha attaccato Fata. “Mi preme ringraziare, al di là delle differenti scelte in questa campagna elettorale, gli assessori Abascià e Valente ed i consiglieri Di Leo, Innocenti, Sannicandro, Di Pierro e Di Corrado che hanno dimostrato con la loro presenza in aula, unitamente ad alcuni consiglieri di minoranza, come i colori politici passino in secondo piano rispetto agli interessi di Bisceglie”.

“Nel 2013 mi schierai contro chi per interessi personali buttò a mare un’amministrazione”, ha concluso il vicesindaco. “A distanza di cinque anni resto contrario a queste dimissioni farlocche che hanno l’unico intento di bloccare una città. Non sono pugnalate al sottoscritto, sono colpi inferti alla dignità e al bene di Bisceglie. Sono convinto che domenica i cittadini sapranno bocciare questo modo di fare politica, così come fu nel 2013”.

Non si è fatta attendere la replica di Pietro Consiglio, capogruppo del Pd in consiglio comunale, che proprio ieri ha ufficializzato le sue dimissioni. “Caro Vittorio, mai avrei voluto scrivere queste righe. Purtroppo il mio senso della democrazia e del rispetto per la libertà mi impedisce di tacere. Oggi non è stato calpestato nessun interesse della Città ma la dignità di uomini liberi che hanno deciso di dimettersi dopo aver ascoltato le sconcertati critiche ricevute dalla tua nuova parte. Non meritiamo certamente i tuoi applausi ma nemmeno le accuse dei tuoi nuovi amici come è successo durante un tuo recente comizio”.

“Voglio ricordarti”, ha motivato Consiglio, “che la tua nomina a vicesindaco e, poi, la reggenza di sindaco per quasi un anno non sono atti piovuti dal cielo ma frutto di una volontà collegiale di chi si riconosceva nel progetto politico uscito vincitore dalle urne nel 2013 (progetto da te abbandonato). Ritengo stucchevole la pantomima che stai facendo e spero che tu voglia ringraziare la squadra di amici che ti ha consentito di raggiungere grandi risultati e di fare il reggente sia pure per un anno circa. A mio avviso il tuo cambio di rotta avrebbe dovuto portarti a rassegnare le dimissioni da sindaco reggente, per un atto di coerenza e chiarezza nel rispetto dei cittadini”.

“Il sottoscritto con il suo gesto ti ha voluto dimostrare che c’è ancora gente che non è attaccata alla poltrona”, ha spiegato Pietro Consiglio. “Ho preferito dimettermi per mantenere una linea politica chiara e senza ambiguità. Sai benissimo che i consiglieri dimissionari da te messi alla berlina saranno sostituiti dai primi dei non eletti. Nessun danno è stato fatto alla città. La tua è demagogia finalizzata ad un finto vittimismo strumentale alla tua campagna elettorale: la gente non è stupida, sa dove sta la verità e si esprimerà il 10 Giugno”.

“Infine ti invito a fuggire dall’egoismo e dal personalismo politico e ad avere un maggior rispetto per chi finora ti ha regalato emozioni irripetibili”, ha concluso l’ormai ex capogruppo del Pd in consiglio comunale. “In bocca al lupo per la tua campagna elettorale, Io proseguirò il mio percorso nella lista civica Movimento Politico per Bisceglie al fianco del candidato Franco Napoletano parlando di progetti per la nostra amata Città con l’obiettivo di promuovere ulteriore slancio sviluppo per il benessere della nostra comunità e delle future generazioni. Ad maiora”.