Il candidato al consiglio comunale Giacomo Squicimarro, della lista Bisceglie Svolta a sostegno di Angelantonio Angarano sindaco, ha presentato le sue proposte di intervento su tre temi che, a suo dire, sono di cruciale importanza per il futuro della città.

Primo dei tre temi trattati dall’aspirante consigliere è quello riguardante l’igiene urbana. “Bisceglie si trova in una situazione di generale degrado causato da una mancanza di un chiara visione politica e da una gestione superficiale della tematica oltre che da un’ inefficace azione di controllo e sanzione”, ha esordito senza mezzi termini Squiccimarro, “L’aumento della Tari negli anni è solo la punta dell’iceberg del tema rifiuti. Per esempio, un nucleo familiare di 3 persone che abita in 80 mq nel 2014 pagava 295 euro mentre nel 2017 si è trovato a pagare ben 430 euro. + 45 % a fronte di un servizio la cui percezione è andata negli anni via via peggiorando”. Il candidato al consiglio ha poi proseguito ricordando anche la “chiusura della discarica di Trani, anni impiegati per estendere la raccolta porta a porta a tutto il paese (iniziata nel 2013 e non ancora terminata), diversi contenziosi legali che coinvolgono a vario titolo le aziende appaltatrici sono le cause della disarmante situazione che è sotto gli occhi di tutti. Dunque, le soluzioni che ci impegniamo ad adottare per risolvere il problema e che potete trovare in dettaglio nel nostro programma (vedi qui), prevedono di attenersi alle 4R della direttiva europea: ridurre, riutilizzare, riciclare la materia, recuperare energia. Prevediamo dunque di implementare una personalizzazione del servizio compatibile con la tariffazione puntuale. Ci doteremo di un impianto di selezione e valorizzazione rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata che garantirà un ritorno economico ed occupazionale. Realizzeremo una terza isola ecologica in zona levante e prevediamo una modifica del regolamento edilizio per la realizzazione di spazi interni alle unità immobiliari residenziali dedicati ai rifiuti. Altrettanto importante è la promozione di campagne di informazione ed educazione ambientale, oltre che dotarsi di un congruo numero di agenti di Polizia municipale dedicati all’ambiente nonché un ufficio del comune dedicato alle questioni ambientali. Ultimo ma non meno importante tema sarà quello della riduzione evasione Tari attraverso controlli incrociati sulle utenze acqua ed energia elettrica”.

Altro tema affrontato dall’esponente della lista Bisceglie Svolta è quello riguardante l’inquinamento sonoro del paese: “Con l’avvio della stagione estiva e con la ripresa della movida in particolare sul lungomare, riprendono i rumori molesti ed incontrollati. E’ un problema che sistematicamente nessuno affronta e che se non gestito potrebbe causare imprevisti esborsi per le casse comunali, come nel caso di Brescia (vedi qui), dove il comune ha dovuto risarcire un danno di 50mila euro a due cittadini perché ritenuto responsabile del mancato contrasto delle emissioni rumorose denunciate”. Per Squiccimarro inoltre: “Sarebbe pertanto opportuno che Bisceglie adottasse il Piano di Zonizzazione Acustica e il Piano di Risanamento Acustico (vedi par. 2.5.3.1) che è pronto ormai da dieci anni. Così facendo si regolamenterà una volta per tutte il problema delle emissioni sonore e si eviterà il continuo ricorso ad ordinanze, tipo quella in vigore per la prossima estate (vedi qui). Aggiornamento e adozione del piano di zonizzazione e risanamento acustico da parte del Comune di Bisceglie sono dunque fondamentali”.

 Infine per Giacomo Squicimarro altro punto saliente per il rilancio della città è quello riguarda l’area portuale. “A Bisceglie il settore della pesca è stato completamente dimenticato e lo stato di abbandono dell’area portuale è di per se eloquente“, ha dichiarato Squicimarro, “Gli operatori del settore vorrebbero veder realizzate una serie di iniziative al fine di rendere il molo di levante un luogo di lavoro sicuro e dignitoso. Le proposte che gli operatori chiedono a gran voce di attuare vertono fondamentalmente sui temi della sicurezza dei luoghi di lavoro da attuarsi attraverso la regolamentazione degli accessi all’area portuale, dell’igiene da attuarsi attraverso il completamento dell’isola ecologica già presente e dei servizi come quello dei bagni pubblici e delle colonnine per l’erogazione di elettricità ed acqua”.