“Eppur si muove. Nell’apparente assenza di cambiamento che potrebbe emergere dal risultato di queste elezioni amministrative si staglia forte il risultato del Movimento 5 Stelle“, queste le prime parole del partito pentastellato dopo le elezioni comunali dello scorso 10 giugno a Bisceglie.
“Il candidato sindaco Enzo Amendolagine ottiene 3395 voti personali”, continua la nota, “e la lista del Movimento 2625 consensi. Più che quadruplicati i consensi delle comunali del 2013, a dimostrazione di un gruppo locale in crescita esponenziale e di un M5S che si sta radicando sempre più sul territorio. Un seme splendido di cambiamento che dimostra la voglia di dire basta alla vecchia politica di una parte importante dei nostri concittadini. Dopo queste elezioni”, dichiarano, “non ci sono più dubbi, a Bisceglie il Movimento è rappresentato dal suo Portavoce Enzo Amendolagine e dal gruppo di attivisti che lo hanno sostenuto, che si sono candidati e in questi anni hanno animato le piazze cittadine di iniziative e impegno civico”.
“Entriamo in Consiglio Comunale”, dichiara Enzo Amendolagine, “ed è una grandissima emozione. Ringrazio i tantissimi biscegliesi che ci hanno sostenuto. Abbiamo conquistato, noi sì, migliaia di voti liberi. Senza finanziatori a supporto, senza alleanze opache, senza imbarcare riciclati. I nostri 24 splendidi candidati ci hanno permesso di diventare la seconda forza politica della città. Entriamo in Consiglio Comunale”, continua in candidato sindaco pentastellato, “e ci impegniamo a fare un’opposizione dura ma costruttiva. Se chi amministrerà questa città vorrà affrontare seriamente l’emergenza rifiuti, dire davvero stop agli sprechi e alle consulenze, rendere il comune una casa di vetro saremo pronti a confrontarci. Per il prossimo ballottaggio non facciamo accordi e apparentamenti“, sostengono chiaramente,”vogliamo che i nostri attivisti e i cittadini che ci hanno sostenuto possano esprimersi liberamente e secondo coscienza. Noi aspettiamo in Consiglio Comunale la prossima amministrazione, promettendo a tutti i cittadini che li controlleremo da vicino”.
“Resta solo una questione da chiarire: per quale motivo molti elettori hanno commesso il medesimo errore nell’esprimere il voto disgiunto? Molti infatti”, riprende la nota, “hanno barrato il simbolo del MoVimento, e non il nome del candidato sindaco, e barrato anche il simbolo dove hanno espresso la preferenza del o dei candidati consiglieri. Sono tantissimi i voti così assegnati alle altre liste e ai candidati sindaco da esse sostenute. Pare invece evidente la volontà dell’elettore di esprimere un voto disgiunto col candidato del MoVimento scelto come sindaco. Allora ci si chiede: “È solo un caso, o qualcuno volutamente ha dato indicazioni scorrette?”.