La sconfitta nella finale scudetto contro il Padova ha posto la parola fine alla stagione agonistica del Bisceglie under 15. Un’annata fantastica e densa di soddisfazioni dove i nerazzurri sono andati vicinissimi ad uno storico traguardo.  

“Ho definito questo gruppo un manipolo di eroi: miglior aggettivo non potevo darlo”, afferma il responsabile tecnico del settore giovanile del Bisceglie, Piergiuseppe Sapio. “Non abbiamo perso la finale ma vinto il secondo posto. Essere vice campioni d’Italia è qualcosa di storico è fantastico, nessuno avrebbe scommesso su di noi. Lo staff invece ha lavorato tantissimo, un particolare grazie va ad Agostino Marras che è stato vicino al sottoscritto in ogni momento sin dalla costruzione del gruppo. Così come a mister Marco Piliego, il suo vice Luigi Carrisi, il preparatore dei portieri Daniele Ranieri, il prof Mimmo Raho che per 10 mesi hanno allenato questi ragazzi. Non devo dimenticare il prezioso contributo di Mirko Mingolla, Fabio Ancona, il segretario Vincenzo Di Manzo, Tonino De Santis e Francesco Friuli. Questa squadra ha dettato legge sui campi di grandi città è scritto una storia col cuore di uomini veri. É un gruppo che non dimenticherò mai. Sono contento che questi ragazzi hanno gioito, cantato, pianto per me, con me, ma soprattutto con tutto lo staff. Sicuramente”, continua Sapio, “questa squadra ha un posto speciale e indelebile nel mio cuore. Voglio ringraziare la società Bisceglie calcio che è stata vicina anche in occasione delle finali scudetto con la presenza del presidente Canonico, la città tutta che ci ha fatto sentire il suo calore e supporto. A tutti i ragazzi dico semplicemente: avete realizzato il mio sogno, oggi più che mai devo solo dirvi grazie. Sempre al vostro fianco”.

Nel frattempo, non si ferma la macchina organizzativa nerazzurra in vista della prossima stagione. Lunedì 18 e martedì 19 giugno allo stadio “Madonna dell’Altomare” di Polignano il sodalizio stellato ha effettuato degli stage di selezione riservato ai ragazzi nati nel 2002, 2003 e 2004.

Foto: Emmanuele Mastrodonato