Sarà inaugurata mercoledì 4 luglio alle ore 20, nel laboratorio urbano di Palazzo Tupputi, la mostra collettiva Stanze animate: segni, oggetti, fotogrammi di Basmati, Leonardo Carrano, Igor Imhoff, Virginia Mori, Donato Sansone, Virgilio Villoresi. Si tratta di un progetto espositivo pensato per la nuova edizione di Avvistamenti e curato da Bruno Di Marino. La XVI edizione del “non” Festival Avvistamenti, organizzato dal Cinceclub Canudo e diretto da Antonio Musci e Daniela Di Niso, è stata presentata pubblicamente e nel dettaglio lo scorso aprile.

Stanze animate è incentrata sull’animazione italiana d’autore e sperimentale che “ha da sempre espresso autori di grande originalità e rilievo, intenti a confrontarsi con le tecniche non ortodosse più diverse”. Stanze animate sarà allestita nelle sale di Palazzo Tupputi ed è di fatto una collettiva di sei autori italiani che hanno debuttato sulla scena nel decennio tra il 1990 e il 2000. Il curatore Bruno Di Marino ha dichiarato: “una mostra esemplificativa di un immaginario ricco e stratificato, diverso per stili, tecniche, poetiche”.

“I sei artisti”, spiega ancora il curatore, “esporranno disegni utilizzati per i loro film animati (Sansone, Mori),  dispositivi cinetici che si ricollegano alla stagione del pre-cinema (Villoresi), light box con strisce di pellicola rielaborate manualmente che hanno originato opere audiovisive (Carrano), una versione installativa doppio canale del film Halphabet (Basmati), stampe digitali di lavori in 3D, un’installazione e soprattutto una sorta di videomapping (una riproposizione del video monocanale Planets) che espande la mostra al di fuori delle stanze di Palazzo Tupputi, portando l’animazione nelle vetrine del centro storico (Igor Imhoff)”.

“I quadri, i disegni, le stampe e gli oggetti”, ha proseguito di Marino, “sono messi a confronto con le immagini in movimento in modo da tracciare un percorso spazio-temporale e bi-tridimensionale, che introdurrà lo spettatore in un universo fantasmagorico, in cui il segno si intreccia con l’anima (nel senso di coscienza ma anche di animazione), l’analogico con il digitale, la stasi con il movimento”.   Il curatore della mostra si è inoltre soffermato sul titolo Stanze Animate: “si allude allo spazio espositivo che, grazie alle immagini e ai dispositivi in azione, acquistano un’inevitabile energia cinetica. La parola rimanda anche alla wunderkammer, ovvero alla camera delle meraviglie, alle gallerie di curiosità e alle collezioni di oggetti diffusesi tra il XVI e il XVIII secolo e che sono all’origine degli stessi spazi museali. Molti animatori, del resto, pensiamo a Villoresi, sono essi stessi collezionisti di oggetti e giocattoli cui infondono vita nei loro brevi film” .

“Il termine camera”, ha concluso Di Marino, “nella nostra lingua non è solo sinonimo di stanza, ma anche di cinepresa, dispositivo che, nelle mani di questi artisti, diventa un’ulteriore “camera delle meraviglie”, in grado di affascinare e sollecitare lo stupore del pubblico di ogni età”.    A margine della mostra saranno inoltre presentati cinque dvd antologici “Animazioni”, curati da Andrea Martignoni e Paola Bristot, che racchiudono il meglio dell’animazione italiana, inclusi alcuni film degli autori in mostra.  

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 4 luglio fino al 31 luglio 2018, dal lunedì al venerdì, dalle ore 18 alle 21 e la mattina, dalle 10 alle 13 per gruppi organizzati e scuole, previa prenotazione ai recapiti indicati di seguito.  Per informazioni e prenotazioni: 340 2215793 – 340 6131760