Ambiente 2.0, attuale gestore del servizio igiene urbana del comune di Bisceglie, ha voluto lanciare una “operazione verità” al termine della campagna elettorale affinchè “ciascun cittadino e tra questi anche quelli delegati a guidare le sorti della città, possa essere finalmente consapevole dei problemi, dei freni, delle incongruenze e delle criticità che poi finiscono per creare quel clima da caccia alle streghe che abbiamo registrato in questa campagna elettorale”.

Secondo il consorzio lombardo “non c’è stato incontro, dibattito, comizio in cui non si sia parlato di noi. Il più delle volte con termini che definire offensivi è un autentico eufemismo. Ognuno dei candidati, da quelli alla carica di Sindaco a quelli al consiglio comunale, aveva pronta una propria ricetta per fare meglio di noi il nostro lavoro”. Ambiente 2.0 sottolinea anche come “in tutti i programmi consegnati al momento di presentare le liste elettorali, ai primissimi punti si parlava della necessità di rivedere, riorganizzare, trasformare, stravolgere, il servizio che ci è stato affidato al termine di una gara d’appalto che, nonostante quanto accaduto successivamente, nessun organo locale o nazionale ha ritenuto illegittima o ha deciso di annullare”.

Ora terminata la campagna elettorale Ambiente 2.0 ha voluto chiarire alcuni servizi partendo proprio da alcuni risultati raggiunti dall’azienda sul territorio biscegliese “i risultati ottenuti e consegnati al Comune ed alla Regione parlano di un livello stabile di raccolta differenziata prossimo al 70 per cento. Avremmo anche potuto sbattere in faccia a tutti i critici in servizio permanente effettivo che, grazie a quel livello di raccolta differenziata, per la prima volta negli ultimi 10 anni è stato possibile all’Amministrazione comunale di Bisceglie ridurre il livello di tassazione (l’odiosa Tari).

Il consorzio lombardo ha poi proseguito affermando come “il peccato originario è nello stesso progetto giudicato vincente dalla commissione che ha provveduto all’affidamento dell’incarico. Non perché il progetto fosse sballato, ma perché mal si attagliava ad una città come quella di Bisceglie. Non esistono, infatti, progetti validi per tutte le realtà: non si possono applicare gli stessi standard previsti per una città di 5 mila abitanti ad una che ne ha 50mila o 1 milione. Ogni realtà è differente ed ha bisogno di soluzioni tecniche differenti. In questo caso quelle previste dal bando mal si sposavano con quelle necessarie a Bisceglie. Basti un solo esempio: nell’attuale capitolato di servizio non sono conteggiate ben 4.500 utenze per un totale di circa 12mila abitanti”. Secondo Ambiente 2.0 quindi “ogni giorno, l’azienda che gestisce il servizio è chiamata ad “arrangiarsi” alla meglio per assolvere ad un compito di gran lunga più complesso rispetto a quanto preventivato”. Altra grave criticità del servizio igiene urbana individuata dall’attuale gestore “è quella della decisione di partire con il servizio senza una adeguata campagna informativa nei confronti degli utenti che si sono ritrovati spiazzati dall’oggi al domani senza aver avuto il tempo di maturare quella necessaria consapevolezza che è il primo passo per rispondere con convinzione alle nuove esigenze”. Ambiente 2.0 ricorda individua come altro fattore importante “lo stato permanente di incertezza dovuta alle tante, troppe, decisioni della giustizia amministrativa sopravvenute negli ultimi 18 mesi”.

In conclusione il gestore igiene urbana del comune di Bisceglie ha preannunciato di voler chiedere “un incontro ufficiale al nuovo Sindaco, Angelantonio Angarano. Dopo avergli fatto personalmente gli auguri per questo nuovo, importante, incarico ottenuto dai cittadini biscegliesi, vorremmo discutere con lui delle prospettive del servizio e di come migliorarlo e, di conseguenza, migliorare l’immagine di Bisceglie alla vigilia di questa stagione estiva che si preannuncia ricchissima di presenze turistiche in città. Insomma”, conclude Ambiente 2.0, “ribadiamo la nostra piena disponibilità a fare di Bisceglie una città sempre più all’avanguardia in tema di rispetto dell’ambiente.