Palazzo Tupputi è ad oggi il “contenitore culturale” per eccellenza della città di Bisceglie. Un’espressione tanto suggestiva quanto fuorviante: perché se in un “contenitore” ci si può inserire ogni cosa alla rinfusa, uno spazio culturale non può ridursi ad un luogo in cui opere, quadri, sculture, vengono accostate senza criterio e messe in fila (luoghi dove “morte visioni sono allineate come bare”, diceva provocatoriamente Adorno a proposito di una vecchia concezione delle istituzioni museali). Così la nuova mostra “Stanze Animate”, tra gli eventi di spicco della XVI edizione di Avvistamenti (forte del finanziamento di 105 mila euro ottenuto dalla regione per il triennio 2017-2019), sviluppandosi sui due piani del Palazzo Tupputi ed in tutte le sale dello storico edificio biscegliese, vuole conferire allo spazio espositivo una inedita “energia cinetica”, per usare le parole del curatore della mostra Bruno Di Marino. Un percorso nell’animazione d’avanguardia coerente ed affascinante per la maniera in cui accosta analogico e digitale, stasi e movimento, i disegni degli artisti e le immagini in movimento dei cortometraggi e dei film nati da quelle stesse illustrazioni.

Stanze Animate è quindi una mostra collettiva che allelight box di Leonardo Carrano (strisce di pellicola dipinte a mano o trattate con particolari solventi) accosta le moderne elaborazioni tridimensionali di Igor Imhoff, che sfrutta le interferenze digitali (glitch) per “plasmare” ritratti che sembrano sculture palpabili e non il risultato di operazioni digitali, per definizione quindi virtuali e non materiali. I disegni a china o a matita di Virginia Mori (illustratrice che ha lavorato tra l’altro con Simone Massi per La strada dei Samouni, film di Stefano Savona vincitore de l’Oeil d’Or a Cannes) affiancano i “flip book” di Virgilio Villoresi, autore anche di diversi videoclip musicali per Vinicio Capossela e John Mayer. Infine gli schizzi irriverenti e provocatori di Donato Sansone ci ricordano l’attitudine ludica (intesa anche come sperimentazione creativa) da cui dipende l’originalità e l’efficacia del segno in un’opera d’animazione. Alle opere dei cinque artisti si aggiungono poi i lavori del marchio Basmati (composto da Saul Saguatti e Audrey CoÏaniz), un progetto basato sullo sviluppo di tecniche di animazione a passo uno applicate a varie discipline artistiche come fotografia, video, pittura.

Quella di Stanze Animate è quindi una mostra in grado di rivolgersi con immediata efficacia visiva ad un pubblico di specialisti ed allo stesso tempo, attraverso un apparato critico in grado di fornire i necessari strumenti di decodifica, ad un pubblico generalista, che può affidarsi ad apparati didattici chiari (scaricabili gratuitamente dal sito internet di Avvistamenti) per esplorare le “stanze” non attraverso un distratto deambulare, ma elaborando “contatti” con i materiali artistici che vi sono esposti. La mostra sarà visitabile fino al 3 agosto 2018, dal lunedì al venerdì, dalle ore 18 alle 21 e la mattina, dalle 10 alle 13 per gruppi organizzati e scuole, previa prenotazione.