Debiti fuori bilancio ma anche e soprattutto un lungo dibattito sulla questione igiene urbana, questo in sintesi quanto avvenuto nel consiglio comunale di ieri martedì 11 settembre. Un consiglio comunale di natura prettamente tecnica ma che ha comunque visto sfociare il dibattito anche sul versante politico.
Già nelle dichiarazioni di apertura, dopo un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia di Genova, il consigliere di opposizione Francesco Spina ha chiesto subito di spostare la discussione sui debiti fuori bilancio riguardanti il servizio igiene urbana all’interno di un consiglio monotematico sulla situazione rifiuti a Bisceglie. A replicare a Spina è stato subito il sindaco Angelantonio Angarano: “Sui rifiuti siamo arrivati e abbiamo trovato una situazione davvero grave. La derattizzazione la stiamo facendo ma dobbiamo programmare una vera e propria strategia per risolvere i problemi. Non faremo iniziative spot ma programmazione seria, concreta e condivisa”. Il primo cittadino ha poi colto l’occasione per rassicurare i biscegliesi sui roghi delle ultime settimane “abbiamo fatto intervenire vigili del fuoco e Asl e l’azienda sanitaria ha certificato che non si trattava di rifiuti, abbiamo inoltre disposto la pulizia del fondo”. Angarano ha ribadito come l’amministrazione stia operando giornalmente per contrastare il fenomeno dell’abbandono rifiuti ed ha spiegato che “il tavolo tecnico sui rifiuti è un modo per condividere il problema e la strategia con tutti anche le associazioni, le forze dell’ordine e non solo con i consiglieri. Per me è opportuno fare prima il tavolo e poi avviare un percorso in consiglio comunale sui rifiuti”. Il sindaco ha infine spiegato come “i debiti fuori bilancio all’ordine del giorno riguardino la precedente amministrazione, noi in maniera efficiente ci siamo attivati per riconoscerli come previsto dalla legge. La vecchia amministrazione era stata sollecitata più volte per l’approvazione di questi debiti ma non l’ha fatt. Sarebbe al di poco incoerente”, ha concluso Angarano, “che chi ha contribuito a creare questi debiti non voti poi favorevolmente il loro riconoscimento”. A margine il sindaco, ricollegandosi alla tragedia del ponte Morandi, ha fatto sapere che “per il Ponte Lama abbiamo chiesto al Politecnico di Bari lo studio strutturale. Inoltre abbiamo già in programma un incontro con il sindaco di Trani per poter valutare la chiusura ai mezzi pesanti”.
Si è poi entrati nella discussione del primo punto, il riconoscimento di debiti fuori bilancio per lo smaltimento di inerti nell’anno 2017, una cifra pari a circa 50mila euro. A porre tutta una serie di questioni è stato l’ex sindaco Spina che ha incalzato la maggioranza “riconoscendo questo punto aumenterà la Tari l’anno prossimo. Noi ci preoccupiamo degli effetti che queste decisioni avranno a lungo termine sulla città”. Spina ha poi continuato chiedendo “i debiti fuori bilancio sono esaustivi, chi lo certifica, chi ce lo dice? Non vogliamo polemizzare, ci serve di capire sul piano delle regole la situazione dei debiti fuori bilancio del comune di Bisceglie ad oggi”. Ad andare più nello specifico sul punto è stato il consigliere Franco Napoletano che ha dichiarato: “riguardo questo punto da un mio conteggio è venuto fuori un totale di 35.360 quintali di inerti smaltiti, vorrei capire cosa abbiamo distrutto e smaltito nel 2017?”. A rispondere al quesito dell’esponente del Partito comunista di Italia è stato l’ingegner Ricchiuti dell’ufficio tecnico: “Nel passaggio di consegne da un gestore igiene urbana all’altro nel 2017 una marea di imprese private, vedendo la chiusura delle isole ecologiche, hanno abbandonato li i loro inerti”. Il portavoce del M5s, Vincenzo Amendolagine, ha commentato perentoriamente: “è stato fatto un affidamento diretto senza contratto, mi sembra molto ma molto anomala come procedura. Stando alle carte sembrava che la ripartizione tecnica non avesse debiti fuori bilancio al 31 luglio, mentre oggi viene fuori che ce ne sono. Vorrei capire se ci sono ancora altri debiti che non sono venuti fuori”. Sempre per il dibattito sul punto primo ha preso la parola il consigliere Enrico Capurso del “Il Faro”: “Auspichiamo che in futuro venga convocato un consiglio comunale monotematico sulla questione igiene urbana”, il consigliere ha poi chiesto i dati sulla raccolta differenziata della città ed ha aggiunto, “non capiamo se dobbiamo fidarci del sindaco che parla di fumi non pericolosi o se dovremmo credere ai video postati da cittadini preoccupati dove si vedono colonne di fumo nero del tutto incompatibili con il fumo provocato da incendi di sterpaglie”, sul punto all’ordine del giorno Capurso ha poi chiesto se è di fatto stata fatta un’indagine di mercato prima di affidare l’incarico. Su quest’ultimo aspetto ha replicato ancora una volta l’ingegner Ricchiuti che ha chiarito come “un’indagine di mercato è stata fatta dopo, non ci siamo occupati noi come ripartizione di affidare l’incarico ma da verifiche effettuate è stato ritenuto congruo il prezzo applicato”.
E’ stata poi la volta del consigliere Vittorio Fata che rivolgendosi al sindaco ha dichiarato: “oggi questi debiti saranno coperti con risorse che ha trovato chi l’ha preceduta”, sul punto all’ordine del giorno l’esponente dell’opposizione ha poi proseguito, “grazie al mio intervento sono iniziate le indagini di mercato per verificare i costi dello smaltimento degli inerti, inoltre con il mio bilancio la Tari è stata ridotta”. Ancora Francesco Spina, entrando più nel vivo del punto, ha chiesto “vorrei sapere se c’è contratto in forma scritta su questo punto altrimenti per la Corte dei Conti questo debito fuori bilancio non può essere approvato”, a supporto di questa affermazione l’ex sindaco ha presentato una serie di pareri della Corte dei Conti. Spina ha quindi chiesto di ritirare il punto e rinviarne la trattazione data “la documentazione carente e la complessità della materia”. A replicare dalla maggioranza è stato il consigliere di Punto di Incontro Gigi Di Tullio: “di debiti simili se ne sono approvati una caterva in questo consiglio comunale in altre occasioni. Inoltre voglio specificare che questo debito non ricade negli aumenti della Tari”.
Nelle dichiarazioni di voto il consigliere Spina ha ribadito la sua richiesta di rinvio del punto ed ha dichiarato il suo voto contrario, sulla stessa linea Capurso e Napoletano mentre il pentastellato Amendolagine ha annunciato la sua volontà di abbandonare l’aula al momento del voto.
A concludere il lungo dibattito è stato il sindaco Angarano che ha dichiarato come “è chiaro che le risorse per l’approvazione del debito erano state trovate in passato, noi qui stiamo solo ribadendo che i debiti sono imputabili ad altre amministrazioni. Sottolineo come questi non sono stati approvati all’approvazione sino ad ora probabilmente con l’intento di farli ricadere quest’oggi su di noi”. A conclusione del suo intervento, e in risposta al consigliere di opposizione Capurso, il sindaco ha anche reso noto che “attualmente la percentuale della differenziata a Bisceglie è del 62%”.
Il punto è stato infine approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza più Vittoria Fata, i voti contrari di Spina, Capurso e Napoletano e l’astensione del presidente del consiglio comunale Gianni Casella.
Su una richiesta di circa 24mila euro avanzata da Rfi si discute nel punto 2. Rete Ferrovie Italiana richiede un canone di attraversamento di quasi 24mila euro per il periodo 2014-2017. Subito scettico sul pagamento Francesco Spina: “Il Comune non è un bancomat. Non stiamo pagando una fornitura. Si tratta di una richiesta della quale conosciamo poco: chi ci obbliga a pagare? Il sindaco e l’amministrazione chiedano rinegoziazione della cifra”. E Vittorio Fata: “Vorrei capire meglio: si tratta di una fattura non pagata? Pagata parzialmente? Cosa esige Rfi?”. Il primo cittadino Angarano spegne piccato gli animi: “Se ci ritroviamo questo debito fuori bilancio è perché le vostre amministrazioni non hanno pagato interamente queste fatture. Venire qui a fornire una versione politica e non amministrativa è assurdo e incredibile”. Il punto è stato infine votato favorevolmente dalla maggioranza. Contrari Napoletano, Capurso, Spina, Amendolagine e Fata. Astenuto Casella.
Non agevole neanche l’approvazione del punto 3 rigurdante la modifica dell’art. 9 della convenzione di assegnazione dei suoli alla Cooperativa Temenos onlus. “Si tratta di una delibera fotocopia di quella che vedeva come protagonista la Cooperativa Pegaso onlus redatta durante l’amministrazione Spina”, ha sottolineato il sindaco Angarano. Dubbioso Napoletano: “C’è qualche progetto presentato da questa cooperativa? O vi è solo la richiesta del suolo? Assurdo poi che si tratti di una convenzione che non prevede sanzioni. Troppe incongruenze in questo iter”. Prende la parola per la maggioranza il consigliere Mauro Lorusso: “Giusto dare gli stessi diritti a questa cooperativa. Dobbiamo mettere subito nelle condizioni di lavorare queste realtà”. “Mi astengo”, ha sostenuto Spina, “perché quest’atto è in continuità con la mia amministrazione: mi chiedo dove sia la svolta tanto sbandierata”. Punto approvato dall’intera maggioranza e dal consigliere Fata. Contrari Napoletano e Capurso. Astenuti Amendolagine, Francesco Spina e il presidente Casella.
Sul quarto punto all’ordine del giorno, inerente il riconoscimento del debito fuori bilancio attinente il servizio ciclo integrato rifiuti in favore di creditori vari, ha relazionato Angelo Pedone, dirigente ripartizione economico finanziaria, rispondendo alle richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri Spina, Capurso ed Amendolagine. Pedone ha specificato che il debito in discussione è stato già incluso nel Pef 2018, quindi di fatto già finanziato. Francesco Spina, denunciando la mancanza di un titolo contrattuale per il riconoscimento del debito fuori bilancio, ha sfruttato il suo intervento anche per incalzare l’amministrazione sul tema della raccolta differenziata: “I capi servizio se ne stanno andando tutti via e rispetto ad un anno fa la macchina del Comune si sta depauperando di risorse umane. Ad oggi la tariffazione puntuale è un’utopia perché stiamo facendo cento passi indietro e non c’è la volontà di prendere delle decisioni relative alla programmazione futura”. Spina è inoltre tornato sul recente incendio sviluppatosi in un fondo privato in via Andria: “Perché non si sono fatti accertamenti per capire chi fosse il proprietario di quel terreno da cui si è alzato quel fumo che si è poi diffuso per tutta la città destando preoccupazione tra i cittadini ?”.
“Nonostante il debito fuori bilancio non sia attribuibile a questa amministrazione, ci si chiede come mai si deve sempre aspettare il decreto ingiuntivo per procedere con il pagamento di alcune fatture”, ha dichiarato invece il consigliere Capurso. “L’inerzia del Comune rispetto all’arrivo di quelle fatture ha determinato un esborso di 20.000 euro a carico dei cittadini”. La votazione sul punto quattro si è quindi conclusa con il parere favorevole della maggioranza, quello contrario dell’opposizione e l’astensione del presidente del consiglio comunale.
Il quinto punto all’ordine del giorno è stato il primo di una serie relativa a debiti fuori bilancio per contenziosi legali. Su richiesta del sindaco, quindi, si è proceduto ad un unico dibattito per poi votare speditamente sui singoli punti. Il consigliere Napoletano è intervenuto dichiarando: “Chiedo al sindaco di avvalersi delle proprie prerogative. Un’amministrazione non può continuare ad esporsi a contenziosi che la vedono quasi sempre soccombente. Bisogna quindi cercare di conciliare quelle controverse in cui sa che il Comune finirà per soccombere, come ad esempio nei casi di sinistri stradali ed in tutti gli altri casi in cui emergono responsabilità oggettive del Comune”. Anche l’ex sindaco Francesco Spina è intervenuto sulla questione invitando il sindaco a portare prossimamente all’attenzione del consiglio comunale tutti i restanti debiti fuori bilancio di tale natura, per appianare una volta per tutte la situazione relativa ad essi.
Gli altri punti all’ordine del giorno, dal quinto al ventiseiesimo, relativi ai debiti fuori bilancio per contenziosi legali, sono stati approvati con il parere favorevole della maggioranza, quello contrario di Napoletano, Capurso e Spina e con l’astensione di Gianni Casella e Vincenzo Amendolagine.