Nella struttura di via prof. Mauro Terlizzi, accanto alla sede di Recuperiamoci, funziona costantemente e pienamente l’emporio eco-solidale della Caritas di Bisceglie. La coordinatrice dell’emporio, Gabriella Sabetta, insieme al direttore della Caritas cittadina Sergio Ruggieri, inanellano i numeri delle attività a favore dei più bisognosi.

“A oggi sono 146 i nuclei familiari (italiani e stranieri) che sono assistiti sistematicamente dall’emporio, ognuno formato da almeno tre o quattro persone (oltre 500 persone complessivamente)”, e continuano sottolineando che “necessitano di tutto: una richiesta scarsamente soddisfatta è quella di asciugamani e lenzuola. Anche se non hanno ancora ricevuto la tessera-punti magnetica con la quale si ha diritto di ‘acquistare’ merci per 180 punti a testa, coloro che si affacciano all’emporio, vengono assistiti da un volontario nella scelta degli oggetti di cui necessitano, poi viene inserito il punteggio relativo nell’apposita scheda personale. I 180 punti si rinnovano col cambio di stagione (estate – inverno). E si effettuano anche i ‘saldi’ nel senso che, a fine stagione, il valore in punti di ogni capo viene abbassato”.

“Il valore degli oggetti viene modificato”, aggiunge la coordinatrice Sabetta, “anche per altri motivi cioè in base alla quantità donata e arrivata all’emporio, e in base alla maggiore o minore richiesta dello stesso. E i biscegliesi si sono mostrati veramente generosi”.

“Purtroppo con la fine di settembre”, comunica Carmine Panico, responsabile della cooperativa I Care, uno dei partner dell’emporio insieme all’Associazione Terre Solidali, “il progetto è chiuso dal punto di vista amministrativo con i contributi ricevuti che sono stati spesi integralmente: hanno permesso di assumere un disoccupato per il magazzino abbigliamento, un’altra persona per la funzionalità del magazzino e un giovane per la gestione elettronica  dell’immagazzinamento dei dati degli utenti. Ora questi giovani proseguono il lavoro volontariamente con la speranza che il progetto venga rifinanziato per i prossimi due anni e possa permettere loro di continuare il lavoro retribuito”.

Sono attualmente solo quattro le parrocchie che tengono attiva la distribuzione di abbigliamento: san Lorenzo, Madonna di Passavia, san Matteo e san Silvestro. Le altre parrocchie inviano il materiale ricevuto all’emporio. “Qui inizia il lavoro dei volontari: cernita, lavaggio, stiratura e prezzamento dei capi e degli oggetti ricevuti. I biscegliesi hanno compreso che la donazione deve essere di capi ben tenuti: ciò che si espone deve essere dignitoso anche per chi li riceve”, spiegano i responsabili.

Tra le note dolenti però la mancanza attuale di fondi almeno per permettere la realizzazione dei laboratori previsti di sartoria e falegnameria e lo spazio disponibile insufficiente per ritirare i tanti  mobili offerti. La novità più interessante è il progetto alternanza scuola-lavoro con gli studenti del Liceo Scientifico di scienze umane di Trani. “Ci si augura che tale richiesta possa essere estesa anche ad altre scuole cittadine”.

Questi gli orari di apertura dell’emporio: per gli utenti e i donatori dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17:30 alle 19:30. Solo per i donatori anche il sabato e il giovedì pomeriggio.

“Chi volesse cimentarsi nel volontariato prestando anche solo qualche ora della propria vita a favore della comunità”, spiegano da via prof Terlizzi, “può rivolgersi al centro di ascolto Caritas martedì, mercoledì e giovedì dalle 18 alle 20 o alle Caritas parrocchiali o a Sergio 3356373728 e Michele 3282814938”.