Un gruppo, i Tiromancino, che ha fatto e fa sognare con i suoi pezzi densi di significato, dalle melodie delicate e che spicca da anni nel panorama musicale italiano. E una penna, quella inconfondibile di Federico Zampaglione, frontman della band, che arriva e continua ad arrivare dritta al cuore.

Ieri, 10 ottobre, a Bisceglie al Caffé del Corso in Corso Sergio Cosmai, Federico Zampaglione ha incontrato i suoi fan durante il firmacopie per l’instore tour del suo nuovo progetto discografico, intitolato “Fino a  qui”. E fino a qui, è il caso di dire, Zampaglione e la sua band ne hanno fatto di strada, ma il leader del gruppo tra la gente sembra emozionarsi e abbandonarsi alle emozioni quasi come fosse, oltre ad un lieto e dolce ritorno a casa, sempre un piacevole inizio.

“Sono posti folli gli instore pugliesi”, ha osservato con ironia Zampaglione, “Qui in Puglia è ovviamente una cosa tutta diversa ed è questo che rende per me questo territorio il posto più bello d’Italia, infatti ci sto sempre” e così ha salutato i numerosi fan biscegliesi. Un ritorno a Bisceglie tanto atteso, dopo la tappa del loro tour nel 2016, che li ha visti di nuovo protagonisti nella città pugliese.

In tanti sono accorsi per il firmacopie e hanno accolto il cantante romano, seduti intorno a lui, in una location accogliente e intima che ha creato un clima confidenziale tra il pubblico e Zampaglione che ha scherzato e conversato con la sua gente. Una piacevole serata tra amici: questo è ciò che si respirava, ad aggiungersi a questo una chitarra, la maestria e il talento di Zampaglione ed alcuni dei suoi brani più famosi che ha intonato in chiave acustica: “Due destini”, “La descrizione di un attimo” e poi “Sale, amore e vento”, “Noi casomai”, i due inediti estratti dal suo ultimo album che raccoglie, oltre a quattro nuovi brani, dodici duetti con tanti grandi nomi della musica italiana.

Federico Zampaglione si lascia andare ai racconti, al “dietro le quinte” di questo nuovo cammino pubblicato il 28 settembre che ha avuto subito grande approvazione e scalato le classifiche. “Ho ricevuto subito risposte molto entusiaste. Sono partito da Lorenzo Jovanotti, Giuliano Sangiorgi e Tiziano Ferro e poi ho esteso l’invito agli altri artisti di cui ho stima”, racconta il cantante, “Non avrei mai messo nel disco qualcuno che non mi piaceva e dovevano esserci delle affinità”. Nel disco compaiono anche i nomi di Fabri Fibra, Luca Carboni, Thegiornalisti, Mannarino, Elisa, Calcutta, Alessandra Amoroso e Biagio Antonacci. Zampaglione durante la serata spende parole di ammirazione e riconoscimento nei confronti di ciascuno di essi, in quello che è diventato un lavoro musicale ma anche un quadro solido di amicizia.

“Questo lavoro”, aggiunge, “era una cosa talmente personale, un mio viaggio con i miei amici che quando è uscito sono stato male, mi dispiaceva perché era un pezzo di vita, era come riaprire dei vecchi cassetti in cui ritrovavi delle vecchie foto che rappresentano dei momenti importanti. E ricordi emozioni, persone che erano con te e alcune che non ci sono più. È stato un percorso a tratti malinconico che è durato molto”. Brani immortali quelli che compongono questo album, che parlano di sentimenti profondi e non convenzionali, che rappresentano e hanno accompagnato anche un po’ la vita di ciascuna delle persone che da sempre segue il gruppo.

“Ma come ci si fa a sentire soli a Bisceglie?”, dice Federico dopo il verso finale “[…] per non sentirsi soli” della sua “La descrizione di un attimo” in risposta all’enorme calore e affetto dimostrato dal pubblico presente. E la sua voglia di ritornare in Puglia si concretizzerà presto grazie ad alcuni progetti già in corso, dei concerti teatrali della band con l’orchestra, come spiega lui stesso tralasciando qualche anticipazione. Una Puglia che ancora una volta lo abbraccerà a braccia aperte, come quelle dei suoi fan in coda entusiasti questa sera.

E, in fondo, è in momenti come questi che si comprende il motivo dell’intramontabile successo dei Tiromancino: oltre all’enorme talento, all’impegno e alla passione, l’ingrediente vincente è la semplicità, quella che si distingue, che riesce ad andare oltre e raggiunge la gente.