Il consiglio comunale question time, svoltosi ieri mercoledì 17 ottobre, è stato breve, conciso ma allo stesso tempo ricco di contenuti e con un colpo di scena finale legato alla questione della gestione degli impianti sportivi comunali.
I lavori si sono aperti sulla scottante tematica del servizio igiene urbana. Il consigliere di opposizione Francesco Spina aveva posto quesiti all’amministrazione comunale circa eventuali pericoli ambientali dovuti all’abbandono illegale su suolo pubblico, la presunta presenza di roghi di rifiuti e il possibile aumento dei costi del servizio raccolta con conseguente rialzo della Tari comunale. “Questa amministrazione”, ha esordito Spina, “deve dirci che cosa vuole fare su questo importante tema. Non si può continuare a scaricare la colpa sulle passate amministrazioni”.
Ha risposto all’interrogante l’assessore all’igiene urbana Angelo Consiglio. “L’amministrazione vuole sottoscrivere il contratto con l’attuale gestore del servizio ma come sa l’avvocato Spina è stato chiesto un pre contenzioso all’Anac”, ha spiegato l’assessore, “abbiamo sollecitato l’Anac che ha evidenziato come sia bene appurare se i rilievi esposti alla Camassa da parte delle altre aggiudicatarie siano stati fatti prima o dopo l’aggiudicazione alla ditta. Inoltre stiamo esaminando già le posizioni della terza e della quarta classificata”. Consiglio ha poi aggiunto come l’amministrazione sia stata anche all’Aro che ha assicurato come si stia lavorando per l’istituzione di un gestore unico tra i comuni di Barletta, Trani e Bisceglie. L’assessore è poi intervenuto in difesa della decisione della maggioranza di rimuovere le isole ecologiche mobili: “in quei luoghi si sono sempre verificati abbandoni indiscriminati di rifiuti. Abbiamo dato la possibilità a chi non è coperto dal servizio di conferire i rifiuti alle isole ecologiche fisse esistenti”. Sulla green card Consiglio ha chiarito come i dati per il 2017 siano giunti a settembre ma risultino “confusi, non ripartiti per i singoli utenti e pertanto abbiamo chiesto chiarimenti. E’ chiaro che vogliamo pagare le premialità”. Il vicesindaco ha poi dichiarato come non sia stato rilevato nessun elemento di tossicità in merito ai roghi. Sulla questione dei costi Angelo Consiglio ha rassicurato che le cifre accantonate pari a 626mila euro non siano “debiti fuori bilancio ma sono costi richiesti dall’attuale gestore riguardanti il maggior trasporto alle discariche e il secondo passaggio. Abbiamo fatto delle verifiche sulla questione del trasporto in discarica e siamo riusciti ad abbattere la soglia della distanza sotto i 120 km mentre per il secondo passaggio sicuramente non pagheremo perché non ci compete”.
Il consigliere Spina ha quindi replicato: “io ero fermo al parere del dottor Pedone dove diceva che i 626mila euro erano relativi a due fatture emesse dal gestore del servizio per servizi extracontrattuali e quindi andrebbero riconosciuti come debito fuori bilancio. E’ opportuno che si faccia presto una verifica sulla reale necessità di questo stanziamento perché se questi soldi non servono per le somme per cui sono stati imputati allora si devono destinare ad altro. Ad esempio è giusto stanziarli per la green card altrimenti se non verranno pagate le premialità si avvierà una class action”.
Ben più tecnico il secondo punto all’ordine del giorno riguardante il fondo rischi contenzioso. Nel corso delle scorse settimane il consigliere di opposizione Francesco Spina aveva rilevato come da parte dell’amministrazione Angarano non ci fosse ancora stata la revisione semestrale del fondo rischi e contenzioso. Per questo Spina aveva interrogato l’amministrazione comunale per sapere se ci fosse o meno la volontà di “procedere con urgenza, attraverso atto deliberativo formale, dell’elenco dei contenziosi comunali, con conseguente aggiornamento del fondo rischi contenzioso in maniera veritiera e coerente”. Inoltre il consigliere di opposizione aveva anche domandato se, durante l’approvazione del riequilibrio e riassestamento dei conti comunali, ci fossero ancora “debiti fuori bilancio erroneamente dimenticati”, questo proprio in ragione “della mancanza del dato aggiornato relativo alla situazione delle controversie e dei contenziosi pendenti”.
A rispondere al consigliere è stato il dirigente della ripartizione economica e finanziaria Angelo Pedone che ha spiegato come l’aggiornamento del fondo rischi contenzioso sia avvenuto a luglio 2018 inserendo i giudizi da gennaio a giugno 2018. Questo aggiornamento è stato però oggetto di una richiesta di “supplemento istruttorio” da parte della ripartizione finanziaria in quanto era stata rilevata: “la mancata inclusione ed evidenziazione nel fondo rischi contenzioso di somme già impegnate e coperte in bilancio (come ad esempio per il contenzioso con Camassambiente)”, inoltre, sempre a detta del dirigente Pedone si è rilevata “l’erroneità della previsione in accantonamento per giudizi già conclusi e finanziati nonché oggetto di proposta di debito fuori bilancio in attesa di riconoscimento consiliare”. Da questo punto in poi si sarebbe aperto un botta e risposta burocratico tra servizio affari legali e ripartizione economica. A settembre il servizio affari legali avrebbe quindi richiesto ai responsabili della spesa delle varie ripartizioni comunali “se avessero già impegnato in bilancio eventuali somme in relazione ai contenziosi”. Non essendo più giunte notizie dalle varie ripartizioni il servizio affari legali ha comunque preparato la proposta di delibera alla giunta comunale rideterminando il fondo rischi e contezioso in questa maniera: 2018 690mila euro ; 2019 1 milione e 784mila euro; 2020 3 milioni e 52mila euro”.
Spina si è dichiarato non soddisfatto dalla risposta in quanto “si continua a stare tranquilli sul contenzioso senza le attestazioni da parte dei dirigenti. Il vulnus del consigliere comunale oggi è leso perché non ci sono le attestazioni dei dirigenti che dicono che non ci sono i contenziosi. Di manovre ardite ne sentiamo e di gestioni allegre ne abbiamo paura, spingo affinché si adotti quanto prima il fondo contenzioso”.
Si è poi passati alla discussione sull’organizzazione del personale. Ancora una volta il consigliere di minoranza Spina ha dichiarato “non riusciamo a capire di cosa si voglia fare delle graduatorie già esistenti, c’è possibilità di fare scorrimenti, di attingere da altre graduatorie? Io vi invito a scegliere perché siamo in una situazione indecorosa, c’è un sacco di gente che va via, abbiamo poco personale ma i cittadini hanno bisogno dei servizi. Non capisco perché non si fa una pianificazione più coerente in questo senso”.
A rispondere al consigliere di minoranza è stato lo stesso sindaco Angarano che ha esordito dichiarando come: “quella del personale è una situazione che va avanti da un decennio, come mi è stato riferito dagli stessi sindacati che ho incontrato già due volte in pochi mesi. Per la prima volta i sindacati hanno ottenuto che prima di effettuare qualsiasi iniziativa ci fosse la pubblicazione di una manifestazione di interesse affinché chiunque, tra il personale, potesse presentare all’amministrazione comunale la propria volontà di cambiare posizione”. Il sindaco ha poi proseguito leggendo la relazione tecnica del dirigente ad interim della ripartizione amministrativa Michele Dell’Olio in cui viene sottolineato come il collocamento a riposo del personale dipendente: “non sia imputabile a scelte o logiche dell’ente”.
“Mi aspettavo una risposta più politica”, ha dichiarato Spina, “è chiaro che non è ancora stata fatta una scelta sul tema, a questo punto spero che questa scelta venga fatta quanto prima dato che i tempi stringono”.
Ultimo punto del consiglio comunale question time è stato quello riguardante l’uso e utilizzo degli impianti sportivi comunali. Sul tema il consigliere Francesco Spina ha esordito dicendo che “c’è una guerra tribale sulle strutture sportive che prima non c’era mai stata. Il regolamento che avevamo fatto con la mia amministrazione viene calpestato. Oggi sanno tutti che le strutture sportive a Bisceglie vengono gestite male, invece di seguire il regolamento c’è stato un affidamento dei servizi con trattativa privata, come un appalto”. Spina poi ha ribadito come “non si sia mai visto un rapporto così diretto negli affidamenti, seppure in buona fede questa cosa non si può fare. Io oggi chiedo al sindaco se si vuole rispettare il regolamento, se ci sono le lettere mandate a tutte le società sportive dove viene spiegato che oggi sono occupanti abusivi delle strutture sportive. Perché uno può stare e un altro no?”.
A rispondere per l’amministrazione comunale è stato il dirigente Nicola Attolico della ripartizione ambiente, demanio e patrimonio che in maniera molto concisa ha spiegato come: “abbiamo subito verificato la situazione degli impianti sportivi comunali e sono partiti il 15 ottobre gli adempimenti per le gare d’aggiudicazione degli appalti dei servizi per le strutture sportive”.
“Purtroppo io non riesco a farmi capire”, ha replicato Spina, “il regolamento non prevede questa gara quindi questo è un errore madornale. Si deve passare attraverso il regolamento e se questo non vi va più bene dovete revocare la delibera con cui è stato approvato. Le associazioni che hanno più tesserati prendono la struttura sportiva, funziona così”. Poi il consigliere Spina ha chiuso il consiglio comunale con un vero e proprio colpo di teatro: “io oggi consegno il corpo di un reato che è frutto della cattiva gestione del comune di Bisceglie” così dicendo Francesco Spina ha consegnato, al Presidente del consiglio comunale, una serie di copie di presunte ricevute di pagamento effettuate da alcuni utilizzatori di queste strutture pubbliche a chi sta gestendo attualmente gli impianti sportivi comunali.