Approvato senza alcun voto contrario ma con quattro astensioni il Piano sociale di zona 2018/2020, questo l’esito dopo più di tre ore di dibattito per il primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale svoltosi ieri, martedì 6 novembre.
A dare inizio al lungo dibattito è stato il sindaco Angelantonio Angarano che ha esordito dichiarando come, “un piano di zona così completo e cosi attuale non lo avevamo mai avuto. Oltre a confermare tutte le misure precedenti ne sono anche state previste delle nuove”. Il sindaco ha spiegato come Bisceglie sia “una città in cui c’è ancora molto da fare dal punto di vista dell’abbattimento delle barriere architettoniche, bisogna adeguare i regolamenti delle consulte affinché diventino davvero efficaci”, Angarano ha proseguito, “non bisogna più avere una logica assistenziale ma è necessario sostituirla con una logica di prevenzione attraverso un approccio integrato con tutti gli operatori del settore”. Il primo cittadino ha poi ricordato il pagamento effettuato dalla sua amministrazione proprio nei confronti del Piano sociale di zona ad inizio mandato: “il contributo del comune di Bisceglie al Piano sociale di zona è servito per far capire che non potevamo rischiare l’interruzione di servizi così importanti. E’ stata la dimostrazione per far capire a tutti come i problemi si possono risolvere e noi abbiamo voglia di farlo”. L’assessore ai servizi sociali Roberta Rigante ha poi meglio chiarito come il Piano sociale di zona presentato al consiglio comunale sia “il risultato di una complessa e articolata attività di concertazione e confronto con il territorio, mi riferisco agli incontri di co-progettazione avuti con Asl, operatori del terzo settore e organizzazioni sindacali. C’è stata”, ha aggiunto Rigante, “grazie a questa concertazione una mappatura dei bisogni di questo territorio. Il contrasto alla povertà è una parte consistente del nuovo piano di zona, sono stanziati più di due milioni di euro per percorsi di inclusione socio-lavorativa. L’esigenza forte emersa dai tavoli di concertazione è stata quella della prevenzione, cioè affrontare i problemi prima che diventino strutturali. Al centro del Piano sociale di zona ci sono azioni e misure per l’assistenza ad anziani e disabili, famiglie e minori, assistenza specialistica nelle scuole e donne vittime di violenza e maltrattamento”.
Dopo una serie di quesiti tecnici posti dall’opposizione, a cui hanno risposto l’assessore Rigante e il dirigente del Piano sociale di zona Alessandro Attolico, ad infiammare il dibattito è stato l’intervento di Vittorio Fata: “Dirò la verità sul Piano sociale di zona”, ha esordito il consigliere di opposizione, “voterò a favore perché tutta questa operazione di confronti e incontri con gli operatori di settore l’ha fatta la mia amministrazione e questo non è stato creato né dal sindaco né dall’assessore”. Fata ha poi voluto chiarire la questione dei pagamenti non effettuati dal Comune di Bisceglie nei confronti del comune capofila dell’Ambito sociale di zona in questi ultimi anni, “i fondi che noi versavamo per il Piano sociale di zona come contributo nel bilancio nel comune di Trani si perdevano. Ogni sindaco intelligente avrebbe bloccato questi pagamenti. Quei soldi però non è che noi gli abbiamo utilizzati per altro. Cara Assessore Rigante”, ha incalzato Fata, “lei i soldi li ha trovati e non si può arrogare il merito di questa operazione. Non ci sono state variazioni di bilancio e quindi state semplicemente proseguendo l’attività di chi c’era prima”. Il consigliere di minoranza ha poi sottolineato come a suo dire “il Comune di Trani si sta trasportando tutte le competenze relative ai servizi sociali nel suo comune, ad oggi non mi sembra vi siate mossi per trovare un dirigente che difenda il comune in questo settore”. A far eco dai banchi dell’opposizione al consigliere Fata è stato Francesco Spina che ha affermato: “tutti i servizi di cui usufruisce questa città in questo ambito sono stati istituiti anni fa. Al massimo avete messo un punto in un quadro già fatto, basterebbe dire la verità per inseguire finalità comuni. Questa amministrazione”, ha affermato perentoriamente Spina, “ha fatto due atti importanti: bilancio consolidato e Piano sociale di zona che sono fotocopie di atti fatti dalla mia amministrazione, la svolta quindi non c’è. Oggi si vota il Piano sociale di zona dell’amministrazione Spina e io voterò a favore”.
Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Amendolagine, sottolineando anche lui come “questo Piano sociale di zona è una fotocopia di quello approvato da altre amministrazioni con cui lei è in continuità”. Amendolagine ha poi chiesto: “avete pensato ad utilizzare uno strumento differente per monitorare e intervenire sui bisogni reali relativi alla povertà e al disagio sociale? Il monitoraggio del territorio deve essere fatto assieme ad altri attori sociali, cioè anche medici, pediatri, farmacisti e le scuole, lì si avverte il vero disagio perché dall’infanzia parte il vero disagio”.
Una replica all’esponente pentastellato è stata fornita dal Dirigente Attolico che ha spiegato come “il Piano sociale di zona incorpora tutti i servizi che i rispettivi comuni esercitano e vanno ad esercitare nell’ambito dei servizi sociali a Trani e Bisceglie. Non è prerogativa dei comuni voler dare minori o maggiori risorse a uno o all’altro comune”. Dalla maggioranza ha poi preso la parola il consigliere di maggioranza Mauro Lorusso che ha fatto un plauso al lavoro dell’assessore Rigante ed ha aggiunto come “quando, in questo Piano sociale di zona, si trovano dei capitoli per la lotta alle ludopatie e alle violenze su donne e minori significa che qualcosa in più è stato fatto. Per la prima volta i nostri figli hanno l’assistenza specialistica nelle scuole già dal mese di ottobre e per la prima volta questo servizio parte anche nella scuola dell’infanzia, questo è un grosso successo per l’amministrazione. Sarebbe veramente un ulteriore passo avanti riuscire ad inserire degli Oss nelle scuole, ci farebbe diventare un fiore all’occhiello in tutta Italia”.
Il sindaco Angarano ha poi inteso replicare alle osservazioni mosse dall’opposizione, in particolare al presunto sbilanciamento di servizi tra Trani e Bisceglie: “già nel 2017 Trani proponeva più domande per i Red e questa non è una questione politica, è una questione di censimento dei bisogni di come vengono canalizzati”, il sindaco ha poi voluto chiarire, “non mi pare di essermi preso i meriti di chissà che cosa dato che sui bisogni della gente non si deve assolutamente fare. Un consigliere dice oggi che il bilancio consolidato era suo ma lui ha votato contro, questo palesa chiari intenti politici”. Immediata la replica di Spina: “il bilancio consolidato non è stato votato dal sottoscritto perché, pur essendo fotocopia dei provvedimenti della mia amministrazione, non è mai stato attuato”.
Ha poi preso la parola l’esponente del gruppo “Il Faro”, Franco Napoletano che ha subito dichiarato il voto di astensione del suo gruppo: “non abbiamo mai potuto dare il contributo per l’elaborazione di questo Piano sociale di zona, in più il dibattito è ingessato perché non è dato modificarlo. Vogliamo mandare un segnale anche a Trani”, ha insistito Napoletano, “associarsi ad un altro comune era una necessità per ottenere dei finanziamenti, ma voglio anche ricordare che il Piano sociale di zona è partito grazie alla professionalità e all’esperienza maturata nel comune di Bisceglie”. Il consigliere Napoletano si è poi detto preoccupato poiché “c’è qualcosa che non funziona, bisogna garantire l’equilibrio dei servizi nella nostra città rispetto a Trani. Questa lotta alla povertà come avviene? Dato che i cittadini affollano Palazzo di Città per chiedere aiuto e spesso non vengono neanche ricevuti. Le associazioni di volontariato non ricevono i contributi, mentre il complessino che ti aiuta in campagna elettorale si. Invito ancora una volta l’amministrazione comunale a ricevere un contributo in termini di idee da chi ha più esperienza di voi”.
A concludere il lungo giro di interventi è stato l’esponente del Movimento 5 Stelle Amendolagine che ha annunciato il suo voto di astensione senza però non tralasciare alcune critiche: “qui ci sono bisogni che non vengono rilevati e la cosa è certificata nello stesso Piano sociale di zona. Non è un caso che a Bisceglie ci siano un terzo delle domande di aiuti rispetto a Trani. Come si supera questo disallineamento tra i due comuni? Queste risposte non sono state date. In questo momento mi asterrò al voto in vista di un successivo incontro in cui magari verranno fornite risposte”.
Il punto passa con i voti favorevoli di tutti i consiglieri di maggioranza, di Francesco Spina, Vittorio Fata, Alfonso Russo, Giorgia Preziosa e Domenico Baldini. Astenuti Enrico Capurso, Franco Napoletano, Vincenzo Amendolagine e il presidente del consiglio comunale Gianni Casella.
Prima dell’approvazione dei successivi punti (punto 2 su affidamento riscossione a società Sicilia spa passato all’unanimità), il consigliere Spina esige una risposta sul perché non siano approdati in discussione in consiglio comunale i debiti fuori bilancio già istruiti oltre a quelli già presenti tra i punti al’ordine del giorno, riferendosi soprattutto a un debito di 127mila euro, “senza contestazione e già esigibile”, con l’azienda che gestisce l’igiene urbana. E’ stato il dirigente Angelo Pedone a spiegare che “sono ancora in corso con il gestore chiarimenti su questioni legate alle cifre da esigere. Per ora si tratta di un debito accantonato”. Il presidente del consiglio comunale Casella rassicura il consigliere Spina, al termine dell’animata discussione, sul fatto che l’ufficio di presidenza si adopererà in tempi immediati per appurare ogni dettaglio relativo alla rivisitazione del debito e per chiarire e concludere l’iter per riconoscere tale debito. Passano tutti i quattro riconoscimenti inseriti tra i punti all’ordine del giorno con il voto favorevole della maggioranza, quello contrario del consigliere Capurso e l’astensione di Amendolagine e Casella. Spina si è assentato dall’aula al momento delle quattro votazioni non intendendo più votare punti analoghi “sino a quando l’amministrazione non chiarirà che fine abbiano fatto i debiti fuori bilancio già istruiti ed esigibili”.
Il consiglio comunale, nella seduta di ieri, ha dato il benvenuto al nuovo segretario generale del Comune: la dottoressa Antonella Fiore.