«Ciò che fate è qualcosa di straordinario. State realizzando, nel vostro piccolo, le “politiche possibili”, presidiando i settori strategici di questi tempi: cibo, lavoro, scuola». Sono queste le parole che meglio esprimono la soddisfazione del dottor Francesco Marsico, responsabile dell’area nazionale della Caritas, giunto da Roma per conoscere di persona il progetto “RecuperiAMOci – Ridiamo vita al cibo” (finanziato con l’8×1000 e co-finanziato dal comune di Bisceglie) e i volontari che ci lavorano ogni giorno. L’incontro si è svolto la sera di martedì 13 maggio nella sede delle attività progettuali (via V. Caputi 5), alla presenza di don Raffaele Sarno, direttore della Caritas diocesana locale, che coordina i progetti del territorio.

Marsico ha sottolineato come “RecuperiAMOci” – che in quattro anni si è evoluto, affiancando all’attività di recupero e distribuzione delle vivande altre forme di supporto alla famiglia, come il punto d’ascolto informa-lavoro e il doposcuola – cerchi di rispondere ai bisogni della comunità, con un passo verso il domani: «La distribuzione del cibo fa reddito, mentre il sussidio scolastico e lo sportello a favore dell’occupazione sono servizi utili affinché i nuclei familiari possano uscire dal circuito della povertà. Bisogna rispondere a queste esigenze, anche perché, purtroppo, l’immediato futuro non sarà molto diverso dal presente. Siete un esempio di come le comunità riescano ad auto-curarsi».

[pullquote]Nei sondaggi a margine del progetto è emerso che l’elemento maggiormente apprezzato dagli utenti è il modo in cui si sentono accolti dai volontari[/pullquote] Altro elemento importante emerso durante il meeting è il tema dell’accoglienza «chiave di volta quando si ha a che fare con la povertà, in quanto quest’ultima, per antonomasia, crea emarginazione», ha sottolineato il dottor Marsico. Di fatti, nei sondaggi a margine del progetto è emerso che l’elemento maggiormente apprezzato dagli utenti è il modo in cui si sentono accolti dai volontari, come ha ricordato la responsabile di “RecuperiAMOci”, Rufina Di Modugno.

A fronte del suo ruolo, Francesco Marsico coordina i quattro uffici che compongono l’area nazionale della Caritas (immigrazione, promozione umana, servizio civile e solidarietà sociale), i quali si occupano degli interventi caritativi nel nostro Paese. A livello italiano i progetti sono estremamente vari, anche se negli ultimi anni la tendenza è fornire strumenti per affrontare la crisi, «sostenendo il reddito e il lavoro, prevedendo forme di accompagnamento o puntando sui settori tradizionali, come l’immigrazione e il fenomeno dei senza dimora», ha specificato Marsico.

E tra Nord e Sud, qual è la differenza? «La difficile situazione economica ha reso la nostra nazione più omogenea riguardo i bisogni delle famiglie – ha risposto – ma la diversità tra Italia meridionale e settentrionale è che al Nord la maggior parte dei progetti caritativi va a supporto dei servizi già esistenti. Qui, invece, sono di tipo strutturale, visto che la rete sociale è meno ramificata. Questo, però non significa che i progetti siano più scadenti, anzi il livello è alto».

In conclusione, l’auspicio di Francesco Marsico è che si continui a mettere in primo piano la comunità e le sue necessità: «Ok gli ideali, i valori, la fede, ma la priorità deve essere la relazione con gli altri. Pensare a tutti, non ad alcuni; costruire benessere a prescindere dalla diversità; essere cittadini dello stesso territorio. L’economia civile a cui mirare non tollera le disuguaglianze».