“Il Codice della protezione civile, approvato a gennaio 2018, assegna un ruolo fondamentale alla pianificazione comunale di protezione civile. Bisceglie è esposta a molteplici rischi naturali e antropici: i cambiamenti climatici producono sempre più spesso, anche sul nostro territorio, situazioni di pericolo per l’incolumità di persone e cose; lo sfruttamento del suolo e l’inquinamento ambientale rischiano di avere conseguenze sempre più impattanti sulla salute dei cittadini; l’incremento delle aree urbanizzate rende più fragile la rete infrastrutturale della città”, è quanto scrivono i pentastellati biscegliesi per motivare la presentazione, da parte del consigliere comunale Enzo Amendolagine, di un’interrogazione consiliare mirata a conoscere come stia procedendo l’amministrazione comunale per prevenire rischi di calamità naturali.
“Al piano di protezione civile – e al suo coordinamento con la pianificazione territoriale – ruotano quelle che vengono definite dal Codice azioni di prevenzione strutturale e non strutturale. Fra le prime, ad esempio: la manutenzione delle infrastrutture viarie e idriche, la messa in sicurezza di situazioni di dissesto idrogeologico conclamate. Fra le seconde: la mappatura costante dei rischi e più semplicemente – ma non meno importanti – l’informazione e la comunicazione al cittadino. Di cui il sindaco, anche in quanto autorità territoriale di protezione civile, è responsabile. E qui, ma non solo qui, casca l’asino!”, affermano i 5 stelle.
“Nel 2009, dopo 20 anni di indifferenza e di silenzio assordante sul tema, si è proceduto a un aggiornamento del piano. Un aggiornamento pubblicizzato in pompa magna: tutti i giornali locali riportavano il magnifico risultato di un piano che finalmente mappava i rischi del territorio e definiva le procedure operative di gestione delle emergenze. Ed era addirittura disponibile ‘in formato digitale’. Abbiamo provato a cercare il piano sul sito del Comune e non l’abbiamo trovato“, sottolineano i 5 stelle biscegliesi, “Se un piano di protezione civile resta in un cassetto sconosciuto degli uffici comunali è come se non esistesse, se non fosse stato mai redatto. Un esempio semplice: dove sono ubicate le aree di attesa che in caso di emergenza i cittadini dovrebbero raggiungere? Paradossale, ma questa non è informazione di pubblico dominio”.
Nell’interrogazione si chiede se l’aggiornamento del Piano di protezione civile del comune di Bisceglie sia fermo all’anno 2009 e per quale motivo – in deroga ad ogni principio di trasparenza – il Piano di protezione non sia disponibile sul sito del Comune; se l’attuale configurazione della struttura amministrativa che sovrintende la materia di protezione civile sia in grado di espletare efficacemente le funzioni che le sono attribuite; quali procedimenti amministrativi l’amministrazione o il sindaco vogliano adottare per aggiornare il piano e in che tempi e se, nell’aggiornamento, ci si immagina di coinvolgere – come prescrive il Codice – cittadini e volontariato; se l’amministrazione disponga, per la pianificazione di una pronta risposta operativa in emergenza, di un censimento aggiornato delle persone in condizioni di fragilità sociale e con disabilità; quali iniziative di informazione e comunicazione l’amministrazione intenda o intenderà adottare per rendere capillare la conoscenza del piano; quali iniziative l’amministrazione intenda intraprendere per coordinare la pianificazione di protezione civile e la pianificazione territoriale. Amendolagine ha chiesto all’amministrazione se intenda adottare iniziative per aggiornare la mappatura dei rischi e gli scenari di rischio; se sia a conoscenza di situazioni di serio rischio sul territorio e quali atti intenda adottare per mitigarle; se, in attesa dell’aggiornamento, intenda adottare attività di prevenzione strutturale per mitigare in particolare il rischio meteo; quale indirizzo politico intenda esprimere sullo stanziamento di risorse finanziarie per le attività di protezione civile.
“Confidiamo in un’esaustiva risposta della giunta Angarano su temi così delicati“, spiega Amendolagine, “l’incolumità dei nostri concittadini e la salvaguardia dei nostri beni e del nostro ambiente devono rappresentare la priorità dell’azione politica di ogni buon amministratore”.