Sally è giovane, dinamica, vulcanica e passionale, cerca la sua strada e vive sempre senza mezze misure emotive. Simone, invece, ha trentacinque anni e si è già smarrito, pare quasi essersi dimenticato dell’amore, dell’emotività, perché ha prediletto lavoro, soldi, successo. Questi sono solo alcuni dei personaggi descritti in “Buonanotte a te”, l’ultimo romanzo dello scrittore romano Roberto Emanuelli.
“Il destino esiste se noi ne siamo padroni: lui ti passa accanto, sta a te decidere se coglierlo al volo o lasciarlo andare”, ha spiegato l’autore di bestseller come “E allora baciami” e “Davanti agli occhi”, nel corso della presentazione del suo lavoro letterario lo scorso 21 novembre a Caffè del Corso in Corso dottor Sergio Cosmai n 14 a Bisceglie.
Lo scrittore, classe 1978, ha incontrato i lettori sottolineando le nuances ora romantiche ora veementi di “Buonanotte a te – Siamo solo per pochi” (Rizzoli ed.), un’opera in cui il vero protagonista è il nodo che tiene ancorate le donne, impetuose e profonde, e tiene ancorati gli uomini, distratti e introversi, alla vita: l’amore. Pubblico quasi del tutto femminile a dimostrazione del fatto che la sensibilità d’animo, leit motif dei lavori di Emanuelli, sia una prerogativa, una dote, un dono soprattutto femminile.
“Vieni qui tra le mie braccia, amore mio, ché in due il dolore fa meno male, ché insieme possiamo affrontare tutto e il futuro è più sicuro. E la luna, amore, la luna, quando stiamo insieme, illumina tutto in modo un po’ più bello e fa sembrare tutto un po’ più magico”, si legge tra le pagine intense del libro. “Buonanotte a te è la storia della vita della diciassettenne Sally, che crede fortemente nel grande amore, e di Simone, cinico e spregiudicato, che sembra aver dimenticato cosa siano la poesia e l’amore”, ha spiegato Emanuelli, “Queste due esperienze a un certo punto del racconto si toccheranno. Perché l’amore fa miracoli. Perché l’amore è un miracolo“.
“Non sono un esperto d’amore, non sono uno psicologo e non voglio essere didattico nei confronti di chi mi fa l’onore di leggermi”, ha tenuto a precisare lo scrittore, “Parlo solo d’amore in un modo che mi viene naturale e credo che l’unica lingua dell’amore sia la semplicità. Se tra due cuori metti roba, in quel momento stai alzando un muro. Per arrivare a toccare delle corde, bisogna parlare in modo semplice, ma non banale”.
L’evento è stato organizzato dal bar ospitante sotto il coordinamento di Mauro Di Niso.
L’autore tornerà a Bisceglie nel Bookstore Mondadori nelle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie, in via Porto n. 33, sabato 22 dicembre alle 12 dialogando con Lidia Stigliano.
Foto a cura di Caffè del Corso – Bisceglie