“Depositeremo un esposto in Procura e tuteleremo le posizioni dei dipendenti aggrediti, quello che è successo è inaccettabile”, così Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt, commenta la grave aggressione che hanno subito nella notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio un medico e due infermieri in servizio presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Bisceglie (leggi qui).
Alle ore 4 del mattino l’ambulanza del 118 ha accompagnato al Pronto Soccorso un uomo con intossicazione acuta da alcool. “Mestre stavamo intervenendo sul paziente”, hanno raccontato i sanitari, “sono giunti in ospedale alcuni conoscenti del signore che, nonostante le nostre rassicurazioni, hanno cominciato ad aggredire dapprima verbalmente e poi fisicamente i due infermieri. Inveivano contro la struttura ospedaliera”, continuano, “con espressioni molto forti che richiamavano la necessità di chiudere l’ospedale dopo la chiusura di Trani e poi hanno aggiunto aggressioni fisiche”. Aggressione che secondo quanto riporta la nota della Asl Bat ha visto protagonista anche lo stesso uomo soccorso che ha aggredito il medico di turno.
I due infermieri e il medico di turno hanno esposto denuncia sia all’Inail che ai Carabinieri: i due infermieri hanno avuto una prognosi di 13 e 10 giorni, mentre per il medico la prognosi è stata di 4 giorni.
“Nel corso del 2018 abbiamo dimezzato il numero delle aggressioni presso le nostre strutture rispetto all’anno precedente”, dichiara Danny Sivo, Responsabile Sicurezza e Sorveglianza sanitaria della Asl Bt, “sono state seguite correttamente le procedure di sicurezza e sia la guardiania che i Carabinieri sono interventi in tempi rapidissimi, ma spiace constatare dalle dichiarazioni rese a verbale dai sanitari aggrediti, un clima di tensione e di recriminazione con rimandi alle scelte organizzative degli ultimi mesi”.
“Gesti inqualificabili di violenza”, continua la nota, “nei confronti di operatori che fanno solo il loro dovere meritano una risposta forte da parte delle istituzioni”, afferma Alessandro Delle Donne Direttore Generale della Asl Bt, “non è possibile subire attacchi verbali e fisici mentre si sta cercando di aiutare chi è in difficoltà. Quanto accaduto non va assolutamente sottovalutato. Ribadisco la scelta di fare un esposto in Procura perché è giusto che chi ha commesso un reato venga punito e per mostrare concretamente la nostra vicinanza al personale che ha subito l’aggressione”.
“In questi gesti è possibile leggere le conseguenze di un livore accesso e di un clima denigratorio nei confronti del nostro operato”, aggiunge il Direttore Generale, “uno degli aggressori, così come dichiarato da chi ha subito la violenza, ha urlato: ‘prima avete chiuso l’ospedale di Trani e ora vi faremo chiudere anche Bisceglie’. Tutto questo è inammissibile e va controbilanciato con forza. Tra Trani e Bisceglie sono state fatte delle scelte organizzative a livello regionale a cui stiamo dando seguito e stiamo lavorando, numeri alla mano, nel realizzare uno dei presidi territoriali di assistenza più all’avanguardia della Regione Puglia. La violenza non ha giustificazioni mai, ma a maggior ragione quando a subirla sono operatori sanitari va contrastata con fermezza e determinazione”.