Anche per l’associazione Pro Natura di Bisceglie è tempo di bilanci. A tracciare resoconti e obiettivi raggiunti nel 2018 dall’associazione biscegliese è stato il presidente Mauro Sasso, a capo del sodalizio da un anno e impegnato da tempo per la tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Quali sono le iniziative e gli obiettivi portati a compimento quest’anno?
“Fondamentale, e ci siamo riusciti, era far crescere in termini di numero e visibilità questa associazione. Grazie al numero di attivisti siamo riusciti ad organizzare diverse attività, tra le più significative il convegno dove abbiamo presentato il nostro progetto su Ripalta area protetta. Sempre sul territorio siamo stati impegnati nella pulizia di cala Pantano e orto Schinosa. Altro avvenimento importante del 2018 è stata la giornata dell’albero con la relativa piantumazione di alberi nell’orto Schinosa. In tutto ciò abbiamo cercato di estendere la nostra attività e di far conoscere la nostra associazione attraverso la realizzazione di numerosi comunicati stampa ed istanze.
Nel 2018 avete condotto alcune battaglie contro l’abbandono rifiuti, l’ultima quella sulla statale 16. Ritieni Bisceglie più pulita?
No, purtroppo il problema legato ai rifiuti è una grossa piaga per la nostra città. Una delle zone più sensibili e che presenta una situazione a dir poco preoccupante è sicuramente quella dell’agro. Nella nostra campagna esistono almeno trenta siti, aumentati notevolmente con l’ingresso della raccolta porta a porta, che sono costantemente pieni di rifiuti nonostante le continue segnalazioni. Ciò mi porta ad affermare che nella nostra città non è partito un reale programma di bonifica ma semplici interventi di rimozione. Non addosso il peso di questa problematica all’ attuale amministrazione, anche perché alcuni di questi siti sono stati mappati nel 2003, ma credo che Bisceglie debba stipulare un piano ben organizzato con il servizio Ambiente 2.0 per superare e limitare l’abbandono incontrastato dei rifiuti.
Ad aprile avete siglato con il Comune un protocollo per la realizzazione di una ciclovia che doveva connettere il parco dell’alta Murgia a Bisceglie. Ci sono avanzamenti?
Il protocollo è stato completamente disatteso. La dirigenza comunale, sotto la direzione del vicesindaco Fata, ha siglato un protocollo che poi non è stato preso come reale impegno. Neanche una riga di quel progetto è stata rispettata, è stata una farsa totale.
Pantano, Ripalta e parchi. Come stanno le aree verdi a Bisceglie?
In questo momento a Bisceglie manca una gestione delle aree naturali ed è inevitabile che il verde non viva un bel periodo. L’area di Ripalta, ad esempio, andrebbe restaurata a livello paesaggistico e per questo noi come associazione abbiamo già presentato un progetto ad Aprile che non ha avuto purtroppo seguito. L’area del Pantano è da anni abbandonata a sé stessa e l’abbandono rifiuti in questo sito è ormai incontrollato. Per quanto riguarda la villa comunale, nel giro di qualche anno sono morti 19 lecci e solo una delle 15 palme sopravvive. Nel 2008 a Bisceglie c’erano circa 8000 tra arbusti e alberi e adesso circa il 10% di questi non esistono più. Delle 300 palme viventi, la metà di queste sono morte.
Auspici e propositi per questo 2019?
Sicuramente il nostro desiderio, costante, è quello di continuare a crescere cercando di aumentare il numero dei soci attivi. Tra i grandi eventi in cantiere per questo 2019, invece, c’è la volontà di organizzare una manifestazione massiccia a Ripalta e di intervenire quanto prima per la salvaguardia di orto Schinosa. Il punto su cui maggiormente insisteremo, però, sarà quello dell’assessorato all’ambiente, a mio avviso vitale per una città che si sta impoverendo dal punto di vista del verde.