Con un decreto ingiuntivo il Tribunale Ordinario di Trani ingiunge al Comune di Bisceglie il pagamento di circa 6000 euro (e le relative spese processuali) in favore dell’ex sindaco Francesco Spina, che su tale cifra aveva fatto ricorso dopo quella che lui aveva giudicato una “indebita appropriazione di denaro” da parte dell’attuale amministrazione comunale. Questa cifra fu utilizzata nel 2009 da Spina, allora sindaco, per il pagamento di un legale che lo difendesse in procedimenti giudiziari legati ad una “serie di intimidazioni con buste contenenti lettere e proiettili” ricevute dal primo cittadino durante il suo mandato.
“Grazie alla puntualità delle indagini del Tribunale di Trani e dei Carabinieri furono individuati e arrestati i responsabili”, spiega Spina. “In questi procedimenti giudiziari dovetti nominare un difensore, la cui parcella professionale viene pagata per legge dalla compagnia assicurativa legata contrattualmente all’Ente comunale. Tale parcella, peraltro contenuta nei minimi tariffari dal mio difensore, è stata finalmente liquidata, dopo circa 9 anni, dalla compagnia assicurativa, che il 22 febbraio 2018 (quasi un anno fa) ha versato la somma al Comune di Bisceglie. Circostanza incredibile e grottesca, oltre che difficile da comprendere per chi abbia un minimo di esperienza giuridica e amministrativa, il Comune di Bisceglie si è appropriato di tale somma e, a tutt’oggi, non ha provveduto a trasferire al sottoscritto o al suo difensore la cifra introitata dalla compagnia assicurativa, come avrebbe dovuto fare immediatamente”.
“In 12 anni di mia amministrazione queste cose non sono mai accadute e sono stato sempre ben attento a dare indirizzi agli uffici comunali affinché gli amministratori che avessero dovuto sopportare danni in ragione del loro impegno nelle istituzioni, venissero indennizzati immediatamente, soprattutto se miei avversari politici (per esempio gli ex sindaci Cozzoli e Napoletano furono pagati subito dopo la presentazione delle parcelle al Comune da parte dei loro difensori)”, prosegue Spina. Molto dura la conclusione della nota stampa: “Spero che questo a mio danno sia uno dei tanti episodi di incapacità dell’amministrazione Angarano e che non si tratti di un’attività reazionaria e persecutoria verso chi, come il sottoscritto, sta facendo con rigore e correttezza il suo dovere di consigliere comunale di opposizione”.