“La pubblicazione di concetti espressi dal consigliere comunale di opposizione definito “esponente comunista” mi inducono ad alcune precisazioni e prese di posizione a tutela dell’immagine della governance attuale della Bisceglie Approdi e mia personale, prescindendo da ogni valutazione di carattere politico-amministrativo che l’interessato consigliere comunale dovrebbe fare nelle sedi deputate senza coinvolgere soggetti terzi come il sottoscritto e l’intera organizzazione della società partecipata che rappresento”, scrive così nell’incipit della sua missiva il presidente della società Bisceglie Approdi Antonello Soldani tirato in ballo da alcune dichiarazioni espresse ieri dal consigliere comunale Franco Napoletano.
“Le mie competenze professionali e la mia storia lo dimostra, mi hanno sempre indotto ad assumere un comportamento di massimo rispetto di ruoli e funzioni; ruoli e funzioni che appaiono colpevolmente travisati dal consigliere”, scrive Soldani, “La struttura organizzativa della Bisceglie Approdi spa, peraltro imposta dall’attuale normativa sulle società partecipate, oltre all’organo amministrativo, consiglio di amministrazione e amministratore delegato (il formale presidente) prevede il collegio sindacale e il revisore dei conti. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i componenti del consiglio di amministrazione e i professionisti colleghi componenti del collegio sindacale e dell’organo di revisione per l’attività svolta con abnegazione e professionalità sin dal momento del mio primo insediamento e per i risultati di risanamento societario raggiunti e che sono sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere la realtà senza dolosamente travisarla”, spiega il presidente.
“I bilanci della Bisceglie Approdi, corredati di tutti gli allegati, finalmente in utile in tutti gli anni della mia gestione – sia pure di limitate dimensioni assolute – sono pubblici e molte delle notizie gestionali sono pubblicate sul sito della Bisceglie Approdi a disposizione di tutti coloro che – in buona fede – vogliono informarsi sull’operato della società. Suscitare dubbi sulla correttezza di “bilanci, fatturazioni, sui lavori” è indice di assoluta malafede e di mancato rispetto della professionalità di chi sta gestendo la società con la massima trasparenza possibile nell’interesse unico della società e di chi è deputato al controllo contabile e legale: il collegio sindacale e il revisore unico”, sottolinea il presidente Soldani, “Ed è un comportamento doloso che potrebbe portare l’autore di queste basse e gratuite insinuazioni a frequentare ancora aule giudiziarie, ma senza indossare la toga”.
“La governance della Bisceglie Approdi Spa che ho l’onore e l’onere di dirigere opera e deve operare, in piena autonomia statutaria e nell’interesse della società e, conseguentemente dei soci; la gestione della società e quindi le scelte strategiche e quelle operative sono sempre state assunte da me e dal mio consiglio di amministrazione in piena autonomia e senza alcun condizionamento esterno alla società. I ruoli e le responsabilità del consiglio di amministrazione e dell’assemblea dei soci sono ben distinti e non potranno sfuggire ai lettori e ai cittadini che intendono informarsi e hanno un minimo di conoscenze tecnico giuridiche sull’argomento”.
E aggiunge: “Vorrei ricordare che i bilanci della Bisceglie Approdi hanno cambiato “colore” durante il mio mandato da un “pluriennale e atavico profondo rosso” (perdite continue) che stava portando al disastro completo la struttura, a un “pluriennale accettabile nero” (utile di bilancio) con notevoli risparmi, razionalizzazioni significative, con ripresa delle attività di manutenzione straordinaria e di investimenti produttivi già fatti e che sono stati programmati in maniera massiccia anche per questa stagione 2019. Il tutto senza alcun condizionamento di sorta da parte di chicchesia; l’obiettivo del risanamento è stato pienamente raggiunto e ora si sta alacremente lavorando per il rilancio del porto turistico nautico che deve essere profondamente attualizzato e rivisitato rispetto all’idea iniziale di tanti anni fa; nel frattempo l’economia è profondamente cambiata, anche quella del mare, e occorre porre la massima attenzione sull’attrattività turistica in senso lato”.
“Qualcuno chiede se le “scelte gestionali” della società Bisceglie Approdi Spa siano state assunte in “accordo” o “prescindendo” dal Sindaco, ignorando i ruoli e le funzioni dell’organo amministrativo e dell’assemblea dei soci. A tale proposito”, evidenzia Soldani, “ringrazio i rappresentanti del socio pubblico con i quali ho avuto e sto avendo confronti per non avere mai condizionato le scelte amministrative e rispettato pienamente i ruoli imposti dalla legge; forse in passato non è stato così? Mi tornano alla mente alcune tristi realtà della storia delle partecipate del Comune di Bisceglie: la quercia, Vigiliae, la Stu del centro storico. Tutti sappiamo come sono andate a finire. Le scelte operate dagli organi amministrativi di queste società erano “concordate” con il rappresentante del socio pubblico?”, si chiede il presidente.
“Vorrei anche ricordare”, spiega in conclusione, “che l’attuale compagine societaria della Bisceglie Approdi è diversa da quella iniziale, risalente all’epoca del consigliere, perché il socio privato, all’epoca selezionato e proveniente da altro territorio rispetto al nostro, è poi miseramente fallito e per fortuna non ha coinvolto la Bisceglie Approdi Spa e il socio privato del nostro territorio ha affrontato una lunga vicenda giudiziaria che peraltro lo ha visto soccombente. Proprio per questi motivi, per i condizionamenti della politica, con la “p” minuscola e – spero – tipici di altri momenti storici, è stata riscritta la normativa sulle società partecipate pubbliche che, per troppo tempo sono state utilizzate per fini estranei alla corretta gestione imprenditoriale”.
“Chiudo ribadendo che, fino alla fine del mio mandato, continuerò a garantire la massima possibile trasparenza, efficacia ed efficienza delle scelte gestionali nell’interesse della società che rappresento costituita per il raggiungimento dello scopo sociale indicato nel proprio Statuto e non “altrove””.