Dopo la pesante battuta d’arresto contro l’Audace Barletta, il Don Uva vuole riprendere la retta via nella gara contro lo Sporting Apricena in programma al “Di Liddo” oggi, domenica 17 febbraio, con fischio d’inizio ore 15.00 e valevole per la ventitreesima giornata del campionato di Promozione girone A.
I ragazzi di Carlucci puntano a fare bottino pieno per rimanere nella pancia della classifica e mantenere il vantaggio sulla zona playout che attualmente è di due punti. La gara sarà tutt’altro che agevole visto che lo Sporting Apricena naviga nelle zone altissime della graduatoria ed è in corsa per un piazzamento nei playoff.
Di fronte la nona in classifica contro la quarta forza del torneo. Le due squadre hanno un distacco di otto punti (27 il Don Uva contro i 35 dello Sporting Apricena). La squadra foggiana, allenata da Vincenzo Ferrara ha nel reparto offensivo il suo punto di forza avendo subito solamente 21 reti che ne fanno la terza miglior difesa dietro Martina e San Marco. Nelle sette gare del girone di ritorno ha ottenuto tre vittorie, tre pareggi ed una sconfitta e mette nel mirino la seconda affermazione di fila dopo quella ottenuta contro il Ginosa per 3-0.
Nell’ultimo precedente disputatosi in terra biscegliese, l’Apricena si impose per 2-1. Tutte le reti arrivarono nel primo tempo. I foggiani passarono in vantaggio con Lupardi al 12′. Il Don Uva pareggiò i conti con l’acuto di Emanuele Troilo al 15′ ma al 42′ Pettolino segnò la rete decisiva.
Nel match d’andata invece, cambiò il risultato ma non l’esito con lo Sporting Apricena che portò a casa i tre punti. Decisiva, in tale occasione, fu la doppietta di Luigi Di Pasquale.
Mister Carlucci dovrà fare a meno di Marco Sallustio appiedato per un turno dal Giudice Sportivo.
Don Uva – Sporting Apricena sarà diretta da Nicola De Candia di Bari il quale sarà coadiuvato da Davide Bono di Bari e Gaetano Paparella di Molfetta.
Al “Di Liddo” potranno accedere solamente 99 residenti nel comune di Bisceglie, a seguito dell’Ordinanza Sindacale n.14 del 1/2/19.
Foto: Antonio Pedone