“Gentile Direttore, scriviamo in merito all’articolo apparso sul suo quotidiano e relativo alle azioni legali ventilate nei confronti di Lyoness Italia, allo scopo di fornire alcuni chiarimenti che appaiono quanto mai necessari”. Con queste parole comincia la nota di Lyoness Italia srl in risposta alle dichiarazioni degli avvocati Colonna e Calvani, referenti dell’Unione Nazionale Consumatori, su segnalazioni avute da consumatori vittime di pratiche commerciali scorrette poste in essere proprio da Lyoness (leggi qui).
“Il nostro modello di attività prevede che chiunque si iscriva, gratuitamente, al programma Cashback World possa ottenere, per ogni acquisto effettuato presso i punti vendita convenzionati”, prosegue la nota, “un rimborso di parte del prezzo pagato nonché punti bonus in grado di generare ulteriori vantaggi. La nostra società impiega in Italia 75 persone, sono ad oggi circa un milione e mezzo i soggetti aderenti e oltre 25.000 le aziende convenzionate sul territorio italiano, spesso medio-piccole: tutti godono dei vantaggi di Cashback World. Il sistema Lyoness non è uno schema piramidale” precisa Lyoness Italia, “non si regge sull’ingresso di nuovi aderenti (condizione questa che sarebbe necessaria per farne uno schema piramidale) e come detto garantisce ai suoi aderenti e alle aziende convenzionate vantaggi economici reali e importanti. L’acquisto dei Discount Voucher, sui quali si è appuntata l’attenzione dell’Autorità non è assolutamente un requisito per l’ingresso nel sistema, da una parte e, dall’altra, non è fatto a perdere ma rappresenta solo l’anticipazione dei benefici che il soggetto partecipante riceverà dalla sua partecipazione al sistema. Lyoness proprio in questi giorni sta mettendo a punto su scala mondiale alcune modifiche che assicurino la massima trasparenza ed evitino che qualche isolato marketer possa investirvi irrazionalmente – contravvenendo alle indicazioni di Lyoness stessa – prima ancora di poterne ritrarre almeno una congrua parte dei benefici assicurati dal sistema stesso. Poiché Lyoness”, conclude la nota giunta in redazione, “non concorda assolutamente con la posizione assunta dall’Autorità e in particolare con la qualifica di piramidale attribuita al sistema, presenteremo nelle prossime settimane un ricorso contro la decisione, per far valere le nostre ragioni e dimostrare l’infondatezza delle censure mosse nei nostri confronti”.