Il Consiglio Comunale monotematico dello scorso 22 febbraio ha rappresentato l’ennesima disarmante puntata di una vicenda che l’Amministrazione Angarano è stata drammaticamente incapace di gestire. Sulla vicenda rifiuti, come su altre, la Giunta della Svolta è stata incapace di dare anche solo un accenno di indirizzo politico“. E’ secco, laconico e senza mezze misure il commento dei 5 stelle biscegliesi circa la questione legata all’igiene urbana discussa in consiglio lo scorso venerdì.

“In Consiglio è stata illustrata, dopo l’acclarata impossibilità di scorrimento della graduatoria della vecchia gara, una road map – fra l’altro dettata, almeno così appare, più dai dirigenti amministrativi che dalla politica – che preoccupa sia in termini di praticabilità a breve termine sia in termini di sostenibilità economica. Si è annunciato un affidamento negoziato del servizio per 6 mesi in vista di una gara per un affidamento ponte di due anni. Il percorso, già intricato, si aggroviglia ancor di più”, sostengono i pentastellati.

Il consigliere del Movimento 5 stelle Enzo Amendolagine, nel corso della seduta, ha chiesto, “senza ottenere risposta”, affermano i 5 stelle, come sia stato possibile comminare tali penali senza che sia stato mai sottoscritto un contratto. Ancora sull’argomento Amendolagine ha ribadito il rischio di eventuali contenziosi da parte del gestore uscente che potrebbe opporsi ai decurtamenti intervenuti a causa di penali che potrebbero essere state illegittimamente comminate. Il portavoce M5S ha evidenziato “l’incomprensibile immobilismo dell’Amministrazione di fronte alla pronuncia del Consiglio di Stato che a marzo 2018 aveva messo ‘fuori gioco’ dall’aggiudicazione del servizio il consorzio Ambiente 2.0“.

“Per mesi si è prorogata reiteratamente l’assegnazione del servizio in capo ad Ambiente 2.0 e solo dopo un anno e passa si è proceduto a verificare la mancanza dei requisiti degli altri partecipanti alla gara e, quindi, si è accertata l’impossibilità di far scorrere la graduatoria della vecchia gara. Perché si è aspettato tanto?“, si chiedono. “Angarano, su questa questione dei rifiuti, ha portato la città in una strettoia politico amministrativa rischiosissima. La procedura di affidamento temporaneo del servizio deve chiudersi entro pochi giorni: sono stati invitati a presentare offerte per la gestione provvisoria di 6 mesi alcune imprese: solo 2 sembrano avere risposto all’invito. Bisognerà in pochissimo tempo verificarne i requisiti e la congruità dell’offerta”, scrivono i pentastellati.

“Tutto ciò”, continuano, “mentre la situazione igienica della città, già precaria, rischia di cadere nel giro di pochi giorni dalla padella alla brace. Restiamo in attesa nei prossimi giorni dell’esito di questa procedura. Speriamo, per il bene della città, in una soluzione, anche in zona Cesarini, che garantisca la continuità del servizio”. 

E concludendo: “Il Movimento è pronto a dare il proprio contributo per la redazione del capitolato di gara del nuovo affidamento ponte. Che fine ha fatto la strategia rifiuti zero? La tariffazione puntuale era stata approvata nella scorsa consiliatura dopo una petizione del Movimento e Angarano aveva fatto della strategia rifiuti zero una bandiera elettorale. Ne riproporremo l’inserimento nel capitolato della nuova procedura d’affidamento del servizio. Pur ricordando che la tariffazione puntuale era già prevista nel vecchio travagliato affidamento ma non è mai partita”.