Duro affondo del consigliere comunale di opposizione Franco Napoletano sul tema igiene urbana. Per l’esponente del Il Faro – PCI l’affidamento del servizio ad Ambiente 2.0 per i prossimi sei mesi sarebbe “una colossale presa in giro” per tutta la città. Secondo Napoletano l’amministrazione Angarano, definita “di centrodestra”, non solo avrebbe così dimostrato “la sua impreparazione ad affrontare uno dei problemi più importanti che affliggono la nostra Città, ma si rende protagonista di un fare a dir poco sconcertante e tutto da verificare sul piano della legalità”.

Secondo Napoletano Ambiente 2.0 ha beneficiato di “troppe proroghe del servizio e senza un’ordinanza sindacale che le giustificasse. E’ singolare che tali e tante proroghe siano state disposte, dal Comune, in favore di un’azienda che non aveva i requisiti per l’aggiudicazione dell’appalto del servizio di igiene cittadina”. Il consigliere di opposizione ha sottolineato inoltre come fosse chiaro che il Comune sapesse della mancanza dei requisiti per l’aggiudicazione dell’appalto igiene urbana di Ambiente 2.0 “il Comune lo sapeva fin dalla sentenza definitiva del Consiglio di Stato, n.1347 del 5.3.2018 e, prima ancora, dal pronunciamento in sede cautelare dello stesso Consiglio di Stato, n.659 del 31.1.2018, che aveva respinto i ricorsi della stessa azienda Ambiente 2.0 avverso l’aggiudicazione del servizio per scorrimento alla Sangalli Giancarlo srl”.

Napoletano prosegue poi domandandosi: “perché il Comune di Bisceglie si accorge solo dopo circa un anno, dalla citata sentenza, che nessuna delle aziende partecipanti alla gara di appalto del servizio (del 2016) abbia il diritto all’aggiudicazione? Ciò, in seguito alla determinazione del dirigente della ripartizione amministrativa n.34 del 31.1.2019 (e speriamo che non ci siano impugnazioni al riguardo!)”.

Napoletano contesta anche la presunta inerzia del Comune nei confronti di Ambiente 2.0 circa il rispetto del contratto di appalto: “come mai il Comune non risulta avere mai formalmente contestato, al Consorzio Ambiente 2.0, tutta una serie di inadempimenti contrattuali e preteso l’adempimento di quanto previsto dalle condizioni contrattuali della Camassambiente s.p.a., precedente gestore, nella cui situazione di diritto e migliorie di gara era subentrato il 2.2.2017?”. Secondo l’esponente dell’opposizione l’amministrazione comunale, al posto di contestare i presunti inadempimenti contrattuali, avrebbe “premiato il Consorzio Ambiente 2.0, dopo una debole trattativa e transazione, con il riconoscimento, complessivamente, di circa un milione di euro in più rispetto al costo ordinario del servizio, a mezzo debiti fuori bilancio (sconsideratamente e frettolosamente riconosciuti), il che dovrebbe comportare un ulteriore aumento, per i cittadini, della già onerosa Tari”.

La soluzione, secondo Napoletano e il Partito Comunista, sarebbe quindi “il rifacimento della gara per un nuovo affidamento del servizio, possibilmente con una modifica del capitolato d’appalto, in considerazione delle criticità riscontrate nell’espletamento del servizio mastellato”.

“Forse intimoriti da possibili guai giudiziari”, attacca ancora Napoletano, “gli amministratori comunali hanno consentito che il dirigente preposto (ancora senza un’ordinanza sindacale) effettuasse una trattativa privata (ergo, una “indagine di mercato”) per individuare un operatore che potesse sostituire l’Ambiente 2.0 e mettere fine, finalmente, alle estenuanti proroghe del servizio, in scadenza il 28.2.2019. Prima invitano 10 ditte, poi altre 5, per un servizio della durata di 6 mesi e con una disponibilità da dare al Comune entro 2 giorni! In queste condizioni, quale ditta seria avrebbe potuto dare la propria disponibilità? Niente paura! Il Consorzio Ambiente 2.0, benché non invitato all’indagine di mercato, ha subito provveduto a dare la propria disponibilità ad una nuova proroga di fatto del servizio!”.

Dagli ultimi atti dell’amministrazione comunale, sempre secondo Napoletano, emergerebbe anche “la prospettiva reale di una proroga ulteriore, in favore dell’Ambiente 2.0, dopo il 31.8.2019, conseguente ad un eventuale esito negativo della “gara ponte” biennale, indetta dal Comune nelle more di un appalto centralizzato del servizio nell’ambito dell’ARO (Bisceglie-Trani-Barletta), come vorrebbe la legge: campa cavallo!”.

Napoletano poi sottolinea il lavoro politico della minoranza “grazie alle opposizioni, il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha, da ultimo, fornito all’Amministrazione Comunale l’indirizzo politico-amministrativo di tornare nella sede consiliare con il capitolato della “gara ponte biennale”, evitando che fosse violata anche la disposizione di cui all’art.42, lettera e), del D.Lgs. n.267/2000”.

“La magistratura”, aggiunge l’esponente Il Faro – PCI, “avrà tutte le carte di questa matassa aggrovigliata, come possibile notitia criminis, a cura della Presidenza del Consiglio Comunale, così come espressamente richiesto in Consiglio”. Napoletano chiarisce “noi facciamo la battaglia politica: l’opposizione svolge il fondamentale ruolo di controllo, sforzandosi di rappresentare gli interessi di una città allo sbando. Spetta agli organi giudiziari, in cui riponiamo la massima fiducia, verificare se gli atti di questa vicenda siano rispondenti o meno alle norme di legge”.

“Il Sindaco Angarano”, conclude Napoletano, “fin qui dimostratosi del tutto inadeguato al ruolo (e non solo sui rifiuti!), si sforzi di superare la sua insostenibile leggerezza dell’essere ed ascolti di più le forze di opposizione, che, pur nel rispetto dei ruoli, hanno quella esperienza e competenza che sono più che mai fondamentali, in questo difficile contesto storico-politico, per ridare alla Città quella progettualità di cui ha bisogno per dispiegare le sue potenzialità”.