I pazienti dell’ex Ortofrenico dell’istituto Don Uva, ora di proprietà del gruppo Universo Salute, sono stati singolarmente valutati da una commissione di esperti e potrebbero essere inseriti in appositi moduli di Rsa o in specifici percorsi riabilitativi. Da 20 anni le sorti dei circa 600 pazienti dell’ex Ortofrenico di Bisceglie e Foggia sono incerte. Fino ad ora si è proseguito con uno svuotamento progressivo del reparto via via che i pazienti più anziani morivano (una media di circa 40 all’anno), ora potrebbe avviarsi un percorso di riconversione delle strutture in Rsa e riabilitazione. Il documento di valutazione evidenzierebbe infatti come molti pazienti abbiano delle necessità tali da aver bisogno di particolari approcci assistenziali. Le sorti della struttura e dei circa 350 operatori tra medici, oss e infermieri che ci lavorano sono nelle mani della Regione Puglia. Sarà la giunta guidata dal governatore Emiliano a dover decidere se concedere o meno i circa 600 posti letto tra Bisceglie (392) e Foggia (187).
L’amministratore delegato di Universo Salute, Paolo Telesforo, ha rilasciato una dichiarazione alla stampa foggiana sull’argomento chiarendo come “non abbiamo mai chiesto soldi, abbiamo però chiesto attenzione per un segmento importante per la storia dell’Istituto che, tuttavia, era stato tenuto ai margini negli anni scorsi. Vogliamo ripartire con una nuova impostazione, per garantire cure adeguate ai pazienti e per salvaguardare una parte importante degli operatori che con la logica dello svuotamento rischiavano di essere difficilmente ricollocati in altre aree”.