Urne aperte oggi, domenica 12 ottobre, per l’elezione del nuovo presidente della Provincia Bat e dei 12 consiglieri provinciali. Come stabilito dalla legge Delrio (Legge 56/2014), che ha trasformato provincie più piccole (tra cui appunto, quella di Barletta-Andria-Trani) in organi amministrativi di secondo grado, cioè non eletti direttamente dalla cittadinanza, a votare saranno esclusivamente i 10 sindaci e i 228 consiglieri comunali dei dieci Comuni della Provincia.

I CANDIDATI. Come noto, i candidati alla carica di Presidente sono Pasquale Cascella, sindaco di Barletta, per il centro-sinistra e Francesco Spina, sindaco di Bisceglie, per il centro-destra.

Tre invece le liste dei candidati al consiglio. La lista “Centrosinistra per la nuova Bat” a sostegno di Cascella è composta da: Sergio Sinigaglia – Canosa di Puglia, Ruggiero Marzocca – Barletta, Giuseppe Antonucci – Minervino Murge, Sergio Evangelista – Bisceglie, Salvatore Vitanostra – Andria, Pasquale Sgaramella – San Ferdinando di Puglia, Giuseppe Dipaola – Barletta, Domenico Cognetti – Trani, Lorenzo Marchio Rossi – Andria.

La lista di centro-destra per Spina è “Provincia Popolare – Uniti per la Bat” e comprende: Luigi Antonucci – Barletta, Beppe Corrado – Trani, Domenico Campana – Andria, Gianluca Sanguedolce – Andria, Vincenzo Giorgino – Andria, Sabino Miccoli – Andria, Benedetto Silvestri – Spinazzola, Raffaele Rutigliano – Margherita di Savoia, Andrea Minunno – Trinitapoli, Tonia Spina – Bisceglie, Stefano Di Modugno – Trani, Aniello Mascinelli – San Ferdinando di Puglia.

La lista “Provincia civica”, presentata dal partito “Scelta Civica – Monti” formalmente non sostiene nessuno dei due candidati alla carica di Presidente ma di fatto appoggerà Spina. Ecco i componenti: Antonio Brizzi – Minervino, Giovanna Bruno – Andria, Pasquale Colasuonno – Andria, Giovina D’Addato – San Ferdinando di Puglia, Pierpaolo Grimaldi – Barletta, Michele Maffione – Barletta.

MODALITA’ DI VOTO. Due le schede in possesso di ciascun elettore: una per l’elezione del Presidente ed una per esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di Consigliere provinciale compreso nella lista scelta.

Ciascun elettore (sindaco o consigliere comunale) esprime un voto che viene ponderato sulla base di un indice determinato in relazione alla popolazione complessiva del suo Comune di provenienza. In virtù di ciò il voto espresso da consiglieri comunali e sindaco di Andria, unico comune con oltre 100mila abitanti, avranno complessivamente un peso specifico pari agli altri quattro comuni più popolosi della Bat messi insieme, ovvero Barletta, Trani, Bisceglie e Canosa, e di poco superiore rispetto agli altri cinque comuni, sempre messi insieme, ovvero Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia (fascia D), Minervino e Spinazzola (fascia C).

Per ogni fascia demografica di Comune sono previste schede di colore diverso. Entrambe le schede avranno coloro grigio per gli elettori di fascia C (comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti e fino a 10mila, ovvero Spinazzola e Minervino), colore arancione per gli elettori di fascia D (tra 10mila e 30mila abitanti, quindi Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia), colore verde per gli elettori di fascia E (comuni con popolazione tra 30mila a 100mila abitanti, ovvero Barletta, Trani, Bisceglie e Canosa) e colore viola per gli elettori di fascia F (Comuni con popolazione superiore a 100mila e fino a 250mila abitanti, solo Andria).

Le urne saranno aperte dalle 8 alle 20, presso la sede della Provincia di Barletta Andria Trani, in piazza San Pio X, ad Andria. Lo scrutinio inizierà alle ore 8 di lunedì 13 ottobre.

COSA CAMBIERA’. Il consiglio comunale sarà svuotato dei poteri attuali, con uno spostamento in sede decisionale in favore del presidente e dell’assemblea dei dieci sindaci della provincia, che avrà funzioni simili a quelli della giunta provinciale, che invece non esisterà più. Né i sindaci che faranno parte della conferenza, né i consiglieri, né il presidente avranno diritto a riconoscimenti economici. Le competenze della Provincia Bat rimarranno quelle attuali, soprattutto quindi in tema di strade, pianificazione del territorio, ambiente, trasporto, rete scolastica (istituti superiori). L’organo istituzionale continuerà pertanto ad avere un proprio bilancio e a deliberare.

Il nuovo Presidente resterà in carica quattro anni, a meno che il suo mandato di sindaco non scada prima (in quel caso decadrebbe sia dalla carica di sindaco sia dalla carica di presidente della provincia), mentre il consiglio provinciale resterà in carica per due anni: anche qui, se un consigliere termina il suo mandato in comune, termina automaticamente anche quello in provincia.