Unimpresa e Fivap si schierano con decisione contro la possibilità di istituzione di un nuovo mercato mensile nella città di Bisceglie.
Unimpresa spiega come questa ipotesi sia in contrasto con la necessità “di porre riparo alle tante incongruenze vissute ogni martedì dai concessionari di posteggio del mercato settimanale che non sono tutti i privilegiati della Piazza Grande”. Unimpresa prosegue poi domandosi il perché di un nuovo mercato settimanale: “Per quale finalità? Per “accontentare” quale esigenza? Quale richiesta? Quale lobby di assennati strateghi?”.
L’associazione di categoria sottolinea come a suo dire oggi: “appare del tutto riduttivo e sempliciotto portare il livello della discussione politica, in una città prolifera di personalità politiche di tutto rispetto e di portata internazionale, alla discussione globale su un nuovo mercato mensile che distruggerebbe quello settimanale del martedì già in fortissima crisi, creando una profonda ingiustizia con qualche decina di privilegiati a vendere nel mercato di primo livello in Piazza, senza uno straccio di concessione, in un’area abusiva neppure destinata a mercato, rishciando di beccarsi ogni domenica multe per migliaia di euro e tutti gli altri tra le strade dell’attuale area mercatale, in un mercato settimanale spesso invaso da immondizia fin sopra ai furgoni, come documentato e registrato nel recente passato e a conoscenza dei pubblici amministratori”.
“Appare del tutto curioso che oggi e solo oggi”, prosegue ancora Unimpresa, “si voglia correre ai ripari navigando tra le norme regionali e quelle (scadute) comunali per trovare un’ancora di salvezza per chi con la politica non solo ci va a braccetto, nelle urne e nei ristoranti ma ci andrà anche in Paradiso. Appare del tutto ingenuo continuare a pensare che dall’altra parte ci siano gli stolti, i distratti e persone disposte ad essere prese per i fondelli da architetti della strategia e da chi è abituato a sentirsi sempre protetto da una bandierina partitica, politica o polisindacale. Appare del tutto ingenuo”, asseriscono ancora da Unimpresa, “pensare e credere che il livello della politica possa arrivare a tanto, che possa arrivare a sminuire il senso delle istituzioni ben sapendo quello che si sarebbe consumato finora e addirittura pretendendo di continuare sulla strada sbagliata, a discapito delle prerogative di un’intera categoria”. Unimpresa fa anche presente come “le rassicurazioni dell’attuale amministrazione comunale che avrebbe intenzione di intraprendere un percorso diverso, profondamente e radicalmente diverso, sono apprezzate dall’intero Settore del piccolo commercio stanco di continuare a veder consumarsi, nel proprio nome e per proprio conto, continue violazioni. Sicuramente”, concludono da Unimpresa, “un processo di cambiamento è stato avviato ed ora quel processo deve far riflettere su quanto accaduto e su come le cose dovranno procedere d’ora innanzi, anche a Bisceglie dove il dossier ha ampiamente superato lo spessore degli anelli argentati e dove il consiglio comunale potrebbe anche, responsabilmente, cominciare a chiedere di verificare cosa sia accaduto sino ad oggi, e non solo in riferimento a quella tipologia di attività, sempre su aree pubbliche ed oltre”.
Riguardo alla possibile istituzione di un nuovo mercato settimanale la Fivap ha invece annunciato che “già da martedì prossimo sarà avviata nel mercato una petizione ed un sondaggio per verificare l’opinione dei commercianti e chi si sia potuto azzardare ad assumere paternità nel nome degli ambulanti nel dichiararsi favorevole a tale sciagurata ipotesi assolutamente da scongiurare, anche perché produrrebbe un gravissimo, negativo effetto a catena negli altri comuni dove pure le lobbies dei mercati vorrebbero mettere le loro mani, non essendoci riusciti con la Bolkestein e dove già da tempo c’è chi intenderebbe farsi scudo della apolitica per raggiungere i propri scopi, disattendendo invece le norme di democrazia e di legge”. La Fivap conclude dichiarando: “gli scudi sono levati e gli sviluppi molto incerti visto che i commercianti, a questo punto, non sentendosi rappresentati da chi di fatto non li rappresenta, sostengono invece, le posizioni di quelle Associazioni indipendenti, non asservite, che si sono dette contrarie a questo eventuale provvedimento tutto di natura polisindacale e fortemente dannoso”.