Ottocento visite mediche specialistiche erogate gratuitamente, è questo il bilancio dei primi cento giorni di attività del Poliambulatorio il buon Samaritano di Bisceglie. La struttura ospitata e fortemente voluta da Epass Onlus, e che si avvale del sostegno di Caritas di Bisceglie e dall’Associazione ‘Don Pierino Arcieri, servo per amore’, è nata proprio con l’obiettivo di porre un freno al dilagante fenomeno della sanità negata.
“Molte persone rinunciano alle cure, scelgono di non curarsi perché non hanno i soldi per pagare una visita medica”, spiega Luigi De Pinto, presidente Epass Onlus, che poi prosegue “e questo è un male, perché il diritto alla salute è sacrosanto e garantito dalla Costituzione. Le 800 visite di questi primi mesi di vita del Poliambulatorio sono visite che con tutta probabilità non sarebbero mai state effettuate”.
A sostegno delle dichiarazioni del responsabile Epass Onlus l’intervento del dottor Andrea Dell’Olio, direttore sanitario del Poliambulatorio Il buon Samaritano: “Abbiamo intercettato, diagnosticato ed avviato alle adeguate cure ospedaliere quattro casi di tubercolosi, di cui uno abbastanza importante. La Tbc è una malattia infettiva e se non curata può avere conseguenze gravi su tutta la popolazione. E ancora quattro casi di epatite C e uno di tumore a laringe e lingua”.
Il dottor Dell’Olio prosegue ancora spiegando come “Abbiamo riscontrato alcuni di questi casi gravi in utenti stranieri senza alcuna assistenza sanitaria, che nelle ultime settimane si sono avvicinati alla struttura. Ci tengo a sottolinearlo: le porte del Poliambulatorio sono aperte a tutti, a chiunque ne abbia bisogno”.
“Se tutto questo è possibile”, ha concluso il presidente De Pinto, “dobbiamo ringraziare gli oltre 100 volontari, e poi i tanti cittadini e le imprese che stanno contribuendo con il 5×1000 e le donazioni al progetto di Epass. E in queste settimane stiamo acquistando nuovi macchinari per i pazienti del Poliambulatorio, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione Puglia e da Unicredit, a cui va il nostro grazie e il nostro plauso”.