Nazario Nesta, 27 anni, originario di San Nicandro Garganico, è in queste ore in viaggio per la nostra penisola: l’obiettivo è quello di percorrere a piedi l’intero perimetro della nazione, lungo le coste, “Disegnando l’Italia” (questo il nome del suo viaggio). Partito dalla sua città natale lo scorso 19 maggio, qualche giorno fa Nazario è arrivato anche a Bisceglie, dove è stato accolto da Alessandra e Angelo del b&b Agorà. Grazie anche alla loro accoglienza, quella di Bisceglie è una tappa che rimarrà a lungo nel cuore di Nazario: “Quella di oggi è stata una giornata bellissima, non solo per i profumi e il panorama, ma soprattuto per la gentilezza di chi mi ha accolto”, spiega il ragazzo nel video dedicato alla giornata passata nella nostra città. “Angelo e Alessandra mi hanno portato in giro per Bisceglie, mi hanno portato al ristorante, mi hanno offerto la stanza. È stata davvero una bell’accoglienza e sono molto felice di questo. Sto vedendo sempre più persone interessate al mio progetto. E questo vuol dire che, come me, ci sono tantissime persone che vogliono valorizzare il nostro territorio. Mostrare che l’Italia non è solo quella negativa che spesso viene fatta vedere in tv”. Nazario, dopo essere arrivato nella nostra città da Trani, ha visitato il centro storico, ha assaggiato i prodotti tipici della cucina biscegliese e, sotto la guida attenta dei suoi due nuovi amici, ha avuto modo di conoscere la storia locale attraverso i monumenti di Bisceglie.

Se l’idea era inizialmente quella di un viaggio di “soli” 400 chilometri, Nazario ha invece deciso di prendersi un anno sabbatico (che in realtà potrà durare anche di più, perché “non si tratta di una sfida contro il tempo”, come afferma lo stesso ragazzo) e dedicarsi a quest’avventura che già progettava da diverso tempo. Con una matita ha cominciato a tracciare il suo percorso su di una mappa, prima “disegnando” la Puglia e poi, lasciandosi prendere la mano, tutta l’Italia. Quello di Nazario non vuole essere un viaggio “solitario”, fuori dalla civiltà, ma un viaggio inclusivo. Chilometro dopo chilometro si conoscono nuove persone, si stringono relazioni insperate e nascono spontanee amicizie. Si rinuncia alle comodità, ma un viaggio del genere è anche un modo per capire che “spesso si pensa solo a ciò che manca e non si apprezza appieno tutto il resto”.