La questione legata all’incidente avvenuto nel centro della città con la caduta di un grosso ramo in zona palazzuolo (leggi qui) ha sollevato numerose osservazioni e tra queste non poteva mancare quella di Legambiente Bisceglie attraverso le parole del suo presidente Alessandro Di Gregorio.
Pungente l’intervento di Di Gregorio riferendosi al primo cittadino Angelantonio Angarano, “Gentile Sindaco, apprendiamo sgomenti da un Suo recente post che, i lavori di potatura di alcuni alberi, la cui precaria stabilità era stata segnalata mesi orsono sarebbero stati ‘rallentati o sospesi dalle osservazioni di alcune associazioni ambientaliste’. Desideriamo porle alcune domande alle quali siamo quasi sicuri non risponderà, ma noi gliele poniamo ugualmente”.
“Posto che a Bisceglie ci consta esistano non più di due associazioni ambientaliste riconosciute tali ed a noi non risulta aver mai avanzato obiezioni in tal senso, quali sarebbero le ‘alcune’ associazioni?”
“Posto che in un incontro non ufficiale con l’assessore Parisi, un paio di mesi fa, al di fuori di un consiglio comunale, avremmo a dire (testimoni presenti) che non eravamo contro l’espianto di quelle piante e che anzi auspicavamo la sostituzione di queste con altre di tipo più robusto, perché ci saremmo dovuti opporre poi ad un intervento?”
“Se ciò invece fosse accaduto, come, dove e a chi avremmo presentato (e dove sono), tali ‘osservazioni? Non sarebbe stato più chiaro fare i nomi delle ‘alcune’ associazioni ambientaliste? Ci dica signor Sindaco”, prosegue Di Gregorio, “ci illumini su queste stesse pagine e ci chiarisca i fatti, e i nomi anche perché il caldo, gli impegni, le disattenzioni avrebbero potuto indurre qualcuno a dire o fare cose non vere e noi stessi ‘potremmo’ essere stati vittime della calura e aver presentato quelle osservazioni senza rendercene conto”
“Una cattiveria verrebbe in mente leggendo il suo post (visto che, come ha scritto, lei è già alla ricerca dei responsabili che certamente e indiscutibilmente troverà): vuoi vedere che se una potatura di emergenza non viene eseguita ed un ramo rischia di ammazzare qualcuno, la colpa è degli ambientalisti?”
Il massimo esponente di Legambiente Bisceglie conclude, “Siamo sicuri, certissimi, che lei non volesse dire questo o trovare una scusa per ‘coprire’ una mancanza e allora la preghiamo di voler essere chiaro e fare i nomi di chi avrebbe rallentato le potature. Altrimenti sembrerebbero dichiarazioni non bugiarde ma perlomeno fuorvianti. In ultimo, sperando che la volontà di ‘ripensare la manutenzione del verde’ come lei scrive, non sia una delle tante promesse ‘a divenire’, ci permettiamo di suggerire di far eseguire da professionisti esperti, il censimento del verde. Operazione propedeutica ed assolutamente necessaria al ripensare il verde pubblico”.