“L’opportunità di trasferire le classi da ‘Don Tonino Bello’ nella nuova struttura ‘Don Pasquale Uva’ nell’adiacente quartiere Salnitro, è dettata dalla necessità di garantire ai nostri figli ambienti adeguati, confortevoli e soprattutto sicuri”. Lo afferma in una nota Davide Galantino, parlamentare biscegliese del MoVimento 5 Stelle.

“Ogni polemica in merito”, continua il deputato, “mi sembra del tutto strumentale, anche perché, questo piccolo ‘inconveniente’ è temporaneo e causato dalla necessità di rinnovare e mettere in sicurezza il quartiere Santa Caterina, compresa la scuola Don Tonino Bello, inoltre non possiamo mettere in discussione la distanza dell’istituto scolastico quando c’è da decidere sulla sicurezza dei nostri figli. Comprendo il disagio dei genitori, ma in molte città italiane non vi è la fortuna di avere una scuola a poche centinaia di metri da casa, quindi, si potrebbe ovviare al falso problema organizzando piedibus o servizi simili e questo non farebbe che bene ai nostri bambini. Da documenti in mio possesso si evince che l’offerta formativa della scuola sarebbe la stessa, le classi e gli insegnanti non cambierebbero, solo che i nostri figli avrebbero l’opportunità di seguire le lezioni in una struttura finalmente a norma, antisismica e dotata anche di copertura di rete internet”.

“La messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, tra l’altro”, prosegue Galantino, “è una delle priorità di questo governo che, nell’ultima legge di Bilancio ha previsto un contributo per province e regioni per piani di riqualificazione e ristrutturazione di edifici. In questi anni sono stati fin troppi gli incidenti avvenuti nelle scuole del nostro Paese, i dati di Save the Children e CittadinanzaAttiva presentati quest’anno proprio alla Camera dei Deputati parlano di 39 vittime nel 2019, un crollo ogni 3 giorni. Sono 250 gli episodi dal 2013. Di fronte a questi dati non possiamo che essere felici di sapere i nostri figli in una struttura nuova e antisismica”.

“Non vorremmo mai più che accadessero tragedie come quelle di San Giuliano di Puglia (CB) nel 2002, dove a causa del terremoto morirono 27 bambini per il crollo della scuola Francesco Iovine. Misure come queste adottate dal Comune servono appunto ad evitarlo. Dobbiamo porre al centro il diritto dei bambini ad una scuola sicura in senso strutturale”, conclude l’onorevole pentastellato, “antisismico e priva di barriere. Costruiamo una città a misura di bambino”.