Durissimo commento dell’onorevole biscegliese Davide Galantino (Gruppo Misto) sul tema dell’abbandono rifiuti.
Dopo la diffusione da parte dell’amministrazione comunale delle immagini degli incivili intenti ad abbandonare rifiuti in Strada del Carro Galantino ha commentato: “Accade a Bisceglie ma succede più o meno in tutte le città italiane. È incredibile la disinvoltura con la quale si delinque in maniera più o meno consapevole. I nostri figli si ammalano, le nostre città vengono seppellite dal degrado prodotto dall’ignoranza, ma ci limitiamo a puntare il dito contro la politica che ha come unica colpa quella di credere che i cittadini si possano auto educare”.
L’onorevole biscegliese conclude poi in maniera durissima “Solo qualche anno di carcere può fare riflettere certe menti malate. Non mi viene altro appellativo. Siete degli assassini. Per questo”, prosegue ancora Galantino, “sono a lavoro per una normativa sanzionatoria adeguata, in grado di reprimere fenomeni disdicevoli come lo sversamento di rifiuti, le Immissioni abusive, il traffico illecito di rifiuti e tutte le altre condotte che danneggiano l’ambiente”.
L’Onorevole biscegliese spiega, “il sistema giuridico vigente prevede una serie di disposizioni di carattere penale nel codice dell’ambiente. Tuttavia, esse sono contravvenzioni. Pertanto, le pene previste dal codice dell’ambiente sono inadeguate rispetto alla ratio dell’impianto normativo”. Secondo Galantino quindi “Il nuovo Governo dovrà inasprire il sistema sanzionatorio del suddetto codice, chiedendo di mutare tutte le contravvenzioni in delitti. Questa tecnica legislativa di fatto renderebbe più difficile la vita di coloro che inquinano per affari o semplicemente per piacere. I risvolti pratici cambierebbero gli scenari atteso che, per esempio, nel delitto si può configurare anche il tentativo. Cosa invece non possibile per le contravvenzioni”.
Per Galantino bisognerebbe inoltre “emendare il codice penale ed in particolare l’art. 452 bis. Tale disposizione recita che: è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 10mila euro a 100mila euro chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna”. Galantino si domanda: “Che significa “abusivamente”? Che se sei autorizzato puoi inquinare “non abusivamente”? L’inquinamento è un dato oggettivo. Un fatto. Quindi, è necessario abrogare l’avverbio abusivamente”.
“Chi inquina paga non deve essere solo uno slogan ma un principio“, conclude l’Onorevole biscegliese, “tale principio, dunque, non deve essere inteso esclusivamente in termini economici. “Chi inquina paga” deve essere inteso nel senso che chi distrugge la natura deve pagare anche con la propria libertà. Chi fa del male alla natura deve andare in galera! I cambiamenti climatici in atto stanno distruggendo il mondo: abbiamo il dovere di salvarlo sopratutto per i nostri figli!”.