Il consiglio comunale di ieri, 25 ottobre, ha visto i consiglieri di opposizione Vincenzo Amendolagine, Enrico Capurso e Alfonso Russo rassegnare le dimissioni con effetto immediato da componenti della Commissione speciale per la sicurezza urbana.
“Tale atto scaturisce”, si legge nella nota congiunta dei tre consiglieri, “in primis dal mancato rispetto da parte della maggioranza dell’accordo raggiunto nella conferenza dei capigruppo del 17 settembre. Durante la stessa si stabiliva di indire, in tempi brevi, una conferenza dei servizi sulla sicurezza urbana utile a definire un piano di azioni di contrasto all’illegalità e alla criminalità, anche alla luce degli atti criminosi che hanno interessato la città nel recente passato e continuano ad interessarla tutt’oggi. Si era concordato anche sull’opportunità”, continua, “di invitare a partecipare alla conferenza di servizi le associazioni del terzo settore del territorio, le forze dell’ordine, le associazioni di categoria, i dirigenti delle istituzioni scolastiche e i rappresentanti della stampa locale”.
I tre consiglieri dimissionari hanno anche parlato dell’opportunità di convocare un consiglio comunale monotematico sul tema con la commissione favorevole dopo la riunione dello scorso 9 agosto. In sostanza si era deciso di, “avviare un percorso di confronto e condivisione in conferenza dei servizi con i rappresentanti della società civile e delle forze dell’ordine, al fine di condividere un piano di azioni tali da impegnare il consiglio comunale ad assumere successivi provvedimenti. A tutt’oggi, pur a fronte delle reiterate richieste dei sottoscritti consiglieri”, sottolinea la nota, “nonostante si sia appreso di denunciati episodi di aggressioni e minacce a poliziotti locali e continuino a verificarsi settimanalmente arresti per spaccio di sostanze stupefacenti, a tacere dell’invidiabile ‘primato’ nazionale della nostra provincia per furti d’auto, non è stato ancora pubblicato alcun avviso, né tantomeno è stata indetta la conferenza dei servizi predetta”.
“Pertanto, in conseguenza del mancato avvio dei percorsi istituzionali concordati, delle inefficienze della Commissione sulla sicurezza urbana, nonché della scarsa attenzione mostrata dall’Amministrazione sul tema della tutela della sicurezza e della legalità in città”, Amendolagine, Capurso e Russo, “ritengono improduttiva e inutile la loro permanenza nella Commissione speciale per la sicurezza, preannunciando azioni successive sui medesimi temi nelle sedi istituzionali e nelle modalità che riterranno opportune”.