Con il 2020 ormai giunto alle porte anche l’Avis di Bisceglie tira le somme e fa un bilancio dell’anno appena trascorso che ha regalato numerose soddisfazioni in termini di solidarietà e partecipazione cittadina. Una realtà sempre dinamica e attiva sul territorio e attenta alle esigenze dei donatori e di tutti i cittadini. Abbiamo parlato con il presidente dell’Avis cittadina, il dottor Tommaso Fontana, che si è dimostrato molto contento e soddisfatto dell’anno appena concluso.
“Abbiamo organizzato molte giornate di donazione raccogliendo più di 1900 sacche, più o meno come ogni anno. Questo vuol dire che ricopriamo perfettamente il fabbisogno dei biscegliesi ma anche che siamo tra i donatori più attivi e solidali in Puglia, non solo nella Bat, e questo ci fa onore”, ci spiega Fontana e infatti l’operatività della sezione biscegliese ha garantito alla città non solo di raggiungere l’autonomia nel fabbisogno di sangue ma anche di distribuire le sacche nei territori limitrofi.
I risultati soddisfacenti ribadiscono e confermano l’impegno costante di tutta l’associazione con il quale è possibile raggiungere ogni giorno nuovi traguardi. Tante le attività che hanno coinvolto l’Avis biscegliese durante tutto il 2019, anno del suo sessantesimo anniversario dalla fondazione, che ha ricoperto un ruolo centrale nel corso dei mesi segnando un risultato importante per l’associazione e per la comunità cittadina. Proprio in questa occasione le Poste Italiane hanno stampato un annullo filatelico speciale.
Ma a colorare l’anno targato Avis non sono mancati anche eventi in grado di coinvolgere e far avvicinare la comunità alla vita associativa perché come sottolinea il dottor Fontana, Avis non è solo un luogo dove si raccoglie sangue.
“A marzo c’è stato il debutto dell’orchestra femminile Red Shoes Women diretta dal maestro Dominga Damato al Politeama, un debutto nazionale a Bisceglie a cui l’Avis ha dato il suo contributo” – aggiunge Fontana – “Poi abbiamo dato vita ad alcune iniziative dedicate ai nostri donatori a Salsello, serate danzanti tra cui anche una di gala a cui ha partecipato il consiglio comunale dell’Avis presieduto da Giampietro Briola e in cui abbiamo anche invitato i nostri donatori storici e tutte le persone vicino all’Avis”.
Tra le persone che hanno celebrato con l’Avis l’importante traguardo del sessantesimo anniversario anche Mons. S.E. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo della Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, con una messa in suffragio dei donatori defunti in cui è stata consegnata una targa ricordo a Pietro Rana, unico fondatore vivente, e al dottor Domenico Laganara, primo direttore sanitario della sezione.
Il 2020 però dà il via anche ad un anno in cui l’Avis guarda al futuro con positività e fiducia: “Tra gli obiettivi c’è sicuramente quello di consolidare le donazioni e pian piano lasciare la mano ai giovani. Allargare la rete di collaborazioni con le altre associazioni che si occupano di sanità sociale oltre che ampliare l’aspetto sociale dell’Avis. Innovarsi perchè l’innovazione è vita.”, continua Fontana.
Infatti l’Avis di Bisceglie vanta un Gruppo Giovani un tassello fresco, dinamico, ricco di idee e voglia di fare che ha compartecipato a tutte le manifestazioni durante l’anno e che rappresenta un elemento fondamentale per l’associazione. L’Avis cittadina è attenta anche alla prevenzione e alla formazione dei cittadini più giovani così come ci dice Fontana: “E’ importante formare i ragazzi alla solidarietà, abbiamo ottimi rapporti con le scuole di Bisceglie, anche quest’anno abbiamo organizzato raccolte di sangue nelle scuole attraverso un rapporto che resta costante e che deve svilupparsi sempre di più.”
Fondata dal dottor Francesco Di Liddo, l’Avis di Bisceglie nasce il 10 novembre del 1959 crescendo ogni anno e portando un progresso civile nella nostra società. Fontana conclude “Il mondo cambia e noi dobbiamo essere sempre pronti e aperti al cambiamento: si può e si deve sempre migliorare. La città deve sentirsi compartecipe all’associazione, abbiamo bisogno di sentire il calore della nostra comunità perchè il nostro sangue è di tutti. Noi rappresentiamo la solidarietà a Bisceglie e Bisceglie è una città profondamente solidale”.