La polemica rigurdante la presenza del rapper Junior Cally alla settantesima edizione del Fetival di Sanremo trova uno spunto di riflessione anche da Bisceglie con gli alunni della 2^ D della Scuola Secondaria di Primo Grado Riccardo Monterisi.

Il passato di Junior Cally con i testi della sue canzoni violente e inneggianti al femminicidio, hanno provocato grande clamore. A tal proposito i docenti hanno accolto la richiesta dei ragazzi della 2^ D inviando una lettera a Marcello Foa Presidente Rai, ad Alberto BarachiniPresidente della Commissione Vigilanza Rai, ed al Direttore Artistico del Festival di Sanremo Amadeus.  

Vogliamo comunicarvi  il profondo senso di sconvolgimento e di indignazione che abbiamo provato, e  proviamo ancora, nel sapere che  avete concesso visibilità, su una rete nazionale, ad un certo cantante che, senza alcun dubbio, incita alla violenza più atroce e crudele nei confronti delle donne. Vogliamo ricordarvi”, continua la lettera, “che la violenza possiamo combatterla solo se si diffondono messaggi positivi che incitano all’amore e al rispetto di tutti, quindi anche delle donne”.

Le donne, vogliamo gridarlo a gran voce, non sono oggetti né animali, sono madri, figlie, sorelle, mogli, nonne, fidanzate, zie, amiche, cugine. Le donne sono tutto questo insieme ad una valanga di emozioni, sentimenti e forza di cui sono rappresentanti. Vi sembra che il cantante a cui voi state regalando notorietà abbia divulgato questo tipo di messaggio? A noi sembra certo non essere così, eppure siamo solo dei ragazzini. Possibile che voi adulti non siate stati in grado di indignarvi e di riflettere come noi?

“A scuola abbiamo studiato una corrente letteraria che va sotto il nome di stilnovismo. Probabilmente ne avrete sentito parlare, ma forse non vi ricordate il contenuto delle poesie scritte dai poeti stilnovisti. Possiamo ricordarvelo noi; la donna era considerata il tramite tra l’uomo e Dio, un essere angelico, un essere perfetto, dotato di caratteristiche straordinarie che ispiravano e incantavano l’uomo. Oggi, invece, come pensate che venga considerata da quel cantante? Come è stato possibile passare da una tale raffinatezza di pensieri e di immagini ad un imbruttimento e decadimento di parole, immagini e pensieri come quello che è divulgato da quel certo cantante? Questo significa appartenere a una società evoluta? Regredire e diventare sostenitori di quelli che incitano alla violenza è per noi inaccettabile. Indignarsi e rimanere con le TV spente durante la diffusione di contenuti poco consoni alla nostra sensibilità sarà la nostra forma di ribellione. Tuttavia speriamo sinceramente che voi possiate leggere con attenzione le nostre riflessioni e quelle di tanti altri che, come noi, non sono rimasti indifferenti dinanzi a quanto sta accadendo. Speriamo di non dover leggere o vedere qualcosa che riguardi l’effettiva partecipazione di quel cantante al Festival che rappresenta tutti noi italiani in tutto il mondo”.