Torna d’attualità la situazione legata al piano di lottizzazione della Maglia 165, zona BiMarmi, a Bisceglie. Il Movimento 5 Stelle cittadino ha protocollato lo scorso 4 febbraio un’interrogazione in cui chiede all’Amministrazione Angarano di chiarire gli aspetti legati alla fattibilità giuridico-amministrativa del piano e sulle intenzioni politiche della maggioranza.
Il portavoce Enzo Amendolagine e gli attivisti del Movimento hanno ripercorso l’iter che li ha portati all’interrogazione di martedì scorso, partendo dall’approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale nel 2015, dopo di che “si è aperta una fase transitoria di un anno nel corso della quale era possibile approvare piani urbanistici in deroga alle disposizioni di tutela paesaggistica stabiliti dal PPTR (ad esempio, per i territori costieri, la distanza di 300 metri dalla linea di battigia delle costruzioni), anche se nel rispetto di opportuni obiettivi di qualità paesaggistica e territoriale. La norma derogatoria ha cessato la sua efficacia ad un anno dall’approvazione del PPTR senza che il piano della maglia 165 fosse approvato né in Giunta, né in Consiglio comunale”.
I pentastellati biscegliesi evidenziano inoltre che, “La maggioranza di Angarano, che al suo interno vanta fra l’altro alcuni consiglieri comunali in presunto conflitto di interessi con il piano di lottizzazione, pur avendo sbandierato in campagna elettorale principi di sostenibilità ambientale, consumo di suolo zero, rigenerazione urbana, sembra voler portare avanti il progetto di cementificazione della litoranea di levante. Si adombra anche il pericolo di presunte azioni giudiziarie contro il Comune da parte dei proprietari dei suoli della maglia 165”.
“Il Movimento 5 Stelle non è assolutamente contrario alla riqualificazione della zona Bi Marmi“, sottolinea nella nota, “anzi ha proposto ripetutamente che si realizzasse in quella zona un parco costiero, come già previsto dalla bozza di PUG approvata come presa d’atto dalla stessa giunta Angarano. Il Movimento ha ripetutamente proposto che l’area fosse destinata a progetti di sviluppo turistico sostenibile. Il tutto riconsiderando l’intero iter procedimentale di approvazione del piano”.
Ecco quindi la necessità da parte del portavoce Enzo Amendolagine di presentare un’interrogazione con la quale chiede risposta, “entro il tempo procedimentale previsto di 30 giorni, fra gli altri, a questi quesiti”:
– L’Amministrazione dispone di adeguato parere in forma
scritta dell’Avvocatura Comunale sull’applicazione della normativa urbanistica
e paesaggistica in vigore (PPTR) o ha intenzione di richiederlo entro
l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del piano di lottizzazione?
– Nel dettaglio, a quali “posizioni giuridiche assimilabili a diritti in capo
ai proponenti [il piano]” la Commissione urbanistica, che ha esaminato il piano
stesso, fa riferimento presupponendo l’eventualità di ricorsi in sede
giudiziaria contro l’Ente e in base a quali atti aventi forza di legge i
ricorrenti potrebbero far valere le presupposte violazioni di diritti
acquisiti?
– Le prescrizioni approvate dalla Terza commissione consiliare (riduzione di un
piano delle altezze degli edifici, chiusura a piano terra dei cosiddetti
pilotis, accorgimenti tecnici relativi al verde volti a ridurre l’impatto
visivo degli edifici, realizzazione di un tratto di pista ciclabile,
l’installazione di rastrelliere, allargamenti di marciapiedi, mantenimento del
muretto a secco esistente) sono giudicate dall’Amministrazione sufficienti ad
adempiere alle prescrizioni del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale in
tema di tutela ambientale?
– L’Amministrazione Comunale ha intenzione di valutare l’opportunità di
riconsiderare l’intero iter procedimentale di approvazione del piano di
lottizzazione della maglia 165?
– Con quale tempistica l’Amministrazione Comunale intende avviare l’iter di
adeguamento del PRG al PPTR, dato che il nostro PRG non risulta adeguato alle
prescrizioni paesaggistiche regionali?